Due indagati per la morte di Marco Conforti, trovato nel bagagliaio della sua auto

Pubblicità
Pubblicità

La procura di Torino ha indagato due persone per la morte di Marco Conforti, l’uomo trovato morto nel bagagliaio della sua auto il 28 maggio scorso tra via Rovigo e strada del Fortino.

L’accusa per i due è morte come causa di altro reato. Non sarebbero dunque responsabili di aver occultato nel bagagliaio dell’auto il corpo dell’imprenditore di Castagneto Po. L’ipotesi era già stata esclusa l’ipotesi che Conforti fosse stato messo nel bagagliaio quando era già morto. Gli investigatori hanno sempre sospettato che il il titolare di un consorzio di scuole guida fosse entrato volontariamente nel vano dell’auto per consumare cocaina. L’assunzione di dosi elevate dello stupefacente erano emerse anche dall’esame tossicologico sul corpo rivelando che quella poteva essere la causa dell’arresto cardiaco che ha causato la morte dell’uomo. 

Gli investigatori della squadra mobile di Torino, coordinati dal pm Antonella Barbera, hanno ricostruito con minuzia le ultime ore di Conforti che aveva trascorso la serata in un locale con alcuni amici, poi si era spostato al Samara e infine si era allontanato forse da solo. Tra gli elementi finiti sotto indagine c’erano stati anche alcuni pagamenti che l’uomo aveva fatto la sera della sua scomparsa, il 23 maggio, sul conto postale di una donna, forse una escort. Molti accertamenti erano stati fatti sul fronte del consumo di sostanze stupefacenti ed è in quest’ambito che la procura potrebbe aver deciso di indagare due nomi che potrebbero aver aiutato Conforti a procurarsi la droga consumata quella notte. 

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *