Mattarella riunisce il Consiglio supremo di difesa: “E’ diritto di Israele difendersi, proteggere i civili a Gaza. Sì ai due Stati”. Meloni condanna il “cancro” antisemitismo

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Proteggere i civili a Gaza, favorire in tutti i modi la ripresa delle pause umanitarie. Ma anche garantire l’autodifesa di Israele ma nel rispetto del diritto internazionale e fermare “rigorosamente” l’acuirsi degli scontri in Cisgiordania. Sono alcuni dei punti della linea tracciata dal Consiglio supremo di Difesa convocato da Sergio Mattarella. Tra i punti affrontati, anche la volontà di riprendere il dialogo con l’Autorità Nazionale Palestinese e soprattutto tenere sempre al centro l’unica soluzione possibile per il conflitto, cioè la soluzione “due popoli due Stati”.

https://www.repubblica.it/utility/2023/10/07/news/frammento_include_israele-417158583/

La guerra in Ucraina

Dopo due ore e mezza di colloquio tra il capo dello Stato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i ministri interessati come, solo per citarne alcuni, quello della Difesa Crosetto e degli Esteri Tajani – con la consulenza del capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone – il Consiglio superiore di Difesa ha preparato un lungo comunicato con il quale si conferma la linea sulla guerra in Ucraina. Oltre a ribadire “la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore”, il Csd sottolinea la necessità di esplorare “prospettive che permettano di giungere a una pace che sia giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale, e per l’avvio di un piano di ricostruzione dell’Ucraina”.

Il conflitto a Gaza

Rispetto al conflitto a Gaza, il Consiglio Supremo di Difesa condanna ferma delle “brutalità di Hamas” senza nascondere le “preoccupazioni” crescenti per il moltiplicarsi di atti di antisemitismo anche in Italia. E la premier Meloni parlando alla presentazione del libro PhotoAnsa 2023 ha chiarito: “L’antisemitismo è un cancro che si deve sconfiggere”.

Il Consiglio ha sottolineato la necessità di proteggere i civili a Gaza: “fermo il diritto di Israele all’autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l’incolumità della popolazione civile e va scongiurato l’allargamento del conflitto nella regione”. E ha precisato: “Va rigorosamente fermato l’acuirsi degli scontri in Cisgiordania”.
Infine la parte più politica elaborata dal Csd: “Il Consiglio ha giudicato imprescindibile avviare quanto prima una riflessione della comunità internazionale sulla gestione della Striscia di Gaza, superata questa drammatica fase, e favorire la ripresa di un dialogo politico con l’Autorità Nazionale Palestinese, al fine di individuare una soluzione sostenibile e duratura del conflitto israelo-palestinese basata sul principio “due popoli, due Stati”.

Preoccupa infatti anche l’esplosivo fronte libanese dove tutt’oggi sono impiegati circa mille militari italiani: “Particolare attenzione è stata posta alla situazione lungo la Linea Blu che separa il Libano da Israele, a presidio della quale, nel Sud del Libano, sono dispiegati i soldati della missione Unifil delle Nazioni Unite”.

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