Borsa: l’Europa in calo guarda alle banche centrali

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Le Borse europee proseguono la seduta in calo con la flessione della produzione industriale in Italia e Germania. L’attenzione degli investitori si concentra sulle posizioni dei componenti della Bce sulla politica monetaria, mentre i tassi dei titoli di Stato fanno registrare un lieve rialzo. Sul fronte valutario l’euro sale a 1,0773 sul dollaro. Prosegue la corsa dell’oro che si guadagna lo 0,4% a 2.031 dollari l’oncia.
    L’indice stoxx 600 cede lo 0,3%. In rosso Madrid (-0,5%), Londra e Francoforte (-0,2%), Parigi (-0,1%). I principali listini del Vecchio continente sono appesantiti dal comparto immobiliare (-1,4%). In calo anche il lusso (-1%) e il comparto tecnologico (-0,6%). Vendite sulle banche (-0,5%) e le assicurazioni (-0,2%).
    Fiacca l’energia (-0,3%), con il prezzo del petrolio in recupero. Il Wti sale dell’1% a 70 dollari al barile e il Brent a 75,1 dollari (+1,1%). Debole il comparto farmaceutico (-0,2%) dove Sanofi (-0,02%) riduce il rialzo iniziale dopo aver annunciato un cambio di strategia e la previsione di un aumento delle vendite a 10 miliardi l’anno al 2030. In rialzo le utility (+0,4%), con il prezzo del gas che gira in rialzo. Ad Amsterdam le quotazioni salgono del 2,5% a 40,4 euro al megawattora.
    Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund si attesta a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%. In aumento il tasso del Treasury che guadagna 5 punti base al 4,16 per cento.
   

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