Bolletta dell’acqua da 15mila euro a pensionata ligure di 88 anni, si sente male e finisce in rianimazione

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Quando le hanno letto l’ammontare dell’ultima bolletta dell’acqua, Caterina Giovinazzo, 88enne pensionata di Camporosso, popoloso comune a ridosso di Ventimiglia, ha avuto un malore: 15.339 euro il consumo stimato da Iren, l’operatore che gestisce la rete idrica nel ponente imperiese. Alla scadenza indicata – 4 dicembre 2023 – metà di quella cifra era già finita nelle casse di Iren per via della domiciliazione bancaria delle bollette della signora Caterina. L’anziana è ora ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Borea di Sanremo.

A raccontare la storia ai giornali locali sono i figli della donna, Luigi e Gianni Trapani e il fratello Rocco. Temono per la vita della loro cara, oltre ad esprimere disappunto per quello che appare come un clamoroso e incomprensibile errore che oltre alle conseguenze economiche – rispetto alle quali sono in corso verifiche – potrebbe avere risvolti drammatici. “Sto tornando ora da Sanremo – le parole del figlio Gianni a Repubblica – e le condizioni della mamma sono invariate rispetto a quando ha avuto il malore. In questo momento io mi sto occupando di lei, siamo tre fratelli e degli altri aspetti si stanno occupando loro, compreso quello del ristoro della somma ingiustamente corrisposta a Iren”.

Nel frattempo, in attesa che Iren effettui gli accertamenti del caso, i famigliari hanno ottenuto dalla banca a cui si appoggia Caterina la restituzione dei 7.669 euro inizialmente versati a Iren e il blocco del pagamento della seconda rata calendarizzata per il mese di marzo.

A confermare che quasi certamente si tratta di un errore ci sono le bollette precedenti, che non superano i 65 euro a semestre, per il consumo di pochi metri cubi. Mentre la bolletta incriminata (febbraio-ottobre 2023) attesta un consumo abnorme, pari a 4182 metri cubi di acqua consumata.

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