La ministra Roccella sul gender: “Nega l’identità femminile, è patriarcato”

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“Le filosofie gender, la negazione che si possa usare la parola donna, sono nuove forme di patriarcato e sono un rischio alla libertà delle donne di essere se stesse”. Lo ha detto il ministro della Famiglia, Pari Opportunità e Natalità Eugenia Roccella, intervenendo al convegno di Atreju. “Io penso che nel mondo occidentale, libero e democratico, le donne abbiamo fatto un lungo cammino che ancora non si è concluso ma in cui siamo molto avanti. Ci sono nuovi rischi perché la questione gender è una questione che nega l’identità femminile”.

Il patriarcato

“Il patriarcato esiste in maniera feroce in grandissime parti del mondo, però io penso che nel mondo occidentale ci siano nuovi rischi, neopatriarcali, come quella del gender che nega l’identità femminile, nega proprio il fatto che le donne siano donne. Io penso che le schwa e le filosofie gender, negano la possibilità di utilizzare la parola donna, come succede ormai in molta parte del mondo anglosassone”, ha detto ancora la ministra della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità, intervenendo alla seconda giornata di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia che si sta svolgendo a Roma, nei giardini di Castel Sant’Angelo.

Passaporto genitorialità

Ancora Roccella: “Sul tema del riconoscimento della genitorialità e dei figli indipendentemente da come sono stati concepiti, per l’Italia “c’è stato un parere del Senato italiano e analogo, o forse più duro, del Senato francese, quindi non siamo isolati come a volte viene detto. Quello che è uscito da Parlamento europeo ieri è un parere, non è decisivo. Poi quello che deciderà il Consiglio sarà a partire dall’unanimità. Noi stiamo facendo una legge perché l’utero in affitto sia perseguito, anche per gli italiani, e anche all’estero, quindi quale potrà mai essere la posizione dell’Italia?”.

A destra donne più libere

Sul ruolo della premier donna la ministra Roccella è molto netta. “E’ molto importante che Giorgia Meloni sia una donna e sia di destra. E non è un caso. Non è casuale. Le grandi leader europee sono sempre state di destra. Da Angela Merkel a Margaret Thatcher. Chiediamoci perché. Perché a destra c’è un amore per la libertà, un’attenzione per la libertà che include anche la libertà femminile. Una donna che è in grado di affermarsi ha la libertà di farlo più che a sinistra”.

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