Coronavirus nel mondo: Usa verso i 500mila morti, più che in tre guerre

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La pandemia ha provocato oltre 2,45 milioni di vittime e 111 milioni di contagi in tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito (497.568 morti), davanti al Brasile (245.977) e al Messico (178.965).

“Negli Usa più morti che in tre guerre”

Quasi un anno dopo il primo decesso accertato per Covid-19 negli Usa (era il 29 febbraio e la vittima era stata registrata nello stato di Washington), il New York Times dedica la sua prima pagina al triste bilancio della pandemia nel Paese: “Gli Usa verso mezzo milioni di morti per Covid in un anno, più che in tre guerre”. L’articolo è accompagnato da un grafico che fotografa la rapida e letale progressione della pandemia. “Una nazione paralizzata dalla tristezza e dalla perdita affronta un numero che ha ancora il potere di scioccare: 500mila”, si legge nel pezzo in prima pagina, “nessun altro Paese ha registrato così tanti morti nella pandemia. Sono morti più americani per il Covid-19 che sul campo di battaglia nella Prima e Seconda guerra mondiale e in quella del Vietnam tutte e tre insieme”. Secondo l’ultimo bilancio diffuso dalla Johns Hopkins University le vittime negli Stati Uniti sono 497.568.

Brasile, superata la soglia dei 10 milioni di contagi

Il Brasile ha superato la soglia dei 10 milioni di casi accertati di Covid-19. Oggi ha registrato 57.472 nuovi positivi al coronavirus per un totale dall’inizio della pandemia di 10.139.148 contagiati. I morti sono 1.212 e il totale delle vittime in Brasile è di 245.977.                                                                                                            

Argentina, vaccini ai vip: giura la nuova ministra della Salute

Il presidente argentino Alberto Fernandez ha ufficialmente insediato oggi nel suo incarico la nuova ministra della Salute, Carla Vizzotti, dopo le dimissioni di Ginés Gonzalez García al centro di uno scandalo riguardante vaccinazioni VIP segrete contro  Covid-19 negli uffici ministeriali. Vizzotti, 48 anni, era la ‘numero due’ del ministero, e presentava quotidianamente il rapporto delle autorità sanitarie argentine sull’andamento della pandemia. Laureata in Medicina, la neo-ministra è specialista di malattie immunitarie ed infettive. Il suo giuramento è avvenuto nella residenza presidenziale di Olivos in presenza del capo dello Stato, del coordinatore del governo, Santiago Cafiero e del presidente della Camera dei deputati, Sergio Massa.

Coronavirus, la ricostruzione del Wall Street Journal: il Covid a Wuhan già a novembre

Vaccini, la Gran Bretagna promette una dose a tutti gli adulti per luglio

Il governo britannico accelera ancora nella campagna di vaccinazioni anti Covid e s’impegna ad anticipare entro luglio l’obiettivo della somministrazione almeno della prima dose a tutta la popolazione dai 18 anni in su del Regno. Lo ha fatto sapere Boris Johnson. Il premier Tory ha rivendicato i risultati raggiunti fino ad oggi, con 17,2 milioni di persone già vaccinate con la prima dose e i richiami saliti a oltre 600.000, ma ha aggiunto che bisogna “andare ancora oltre e più veloce”: lasciando intendere che intanto la copertura delle 9 fasce prioritarie indicate sull’isola – dagli over 50 in su, più alcune categorie di lavoro – sarà completata prima del tempo nelle prossime settimane. Domani, come previsto da tempo e sullo sfondo del recente calo dell’ultima ondata di casi e contagi provocata dall’aggressiva variante inglese del virus, Johnson annuncerà i tempi di una road map per un cauto e graduale alleggerimento delle restrizioni dal terzo lockdown nazionale in vigore sull’isola da ormai quasi due mesi, a partire da una parziale riapertura delle scuole che dovrebbe essere fissata comunque non prima dell’8 marzo e di un allentamento di qualche misura sulla limitazione dei contatti sociali.

Vaccini, premier Australia riceve dose in diretta tv

Con il vaccino in diretta televisiva del premier Scott Morrison l’Australia ha dato il via alla sua campagna di immunizzazione contro il coronavirus che partirà ufficialmente domani. Lo riporta la Bbc. La prima ad essere vaccinata sarà l’85enne Jane Malysiak. Seguiranno poi 700.000 persone che appartengono a categorie a rischio come operatori sanitari in prima linea, forze di polizia, residenti e lavoratori delle case di cura. Seguiranno gli australiani con più di 70 anni e gli aborigeni di oltre 50. Per ora sarà somministrato il vaccino Pfizer, il mese prossimo quello AstraZeneca. Il governo prevede di vaccinare questa settimana 60.000 persone. Ieri piccole folle di no-vax si sono riunite per protestare contro la campagna a Melbourne, Sidney e Brisbane. “Domani inizierà il nostro programma di vaccinazione, quindi oggi voglio sottolineare che è sicuro, che è importante, e che dobbiamo iniziare da  coloro che sono più vulnerabili e in prima linea “, ha dichiarato il premier prima di ricevere la sua iniezione.

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