Abi, prosegue il calo dei prestiti con rallentamento dell’economia

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Prosegue il calo dei prestiti bancari a seguito “del rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda”. Lo afferma l’Abi nel rapporto mensile secondo cui “a novembre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,4% rispetto a un anno prima, mentre ad ottobre 2023 avevano registrato un calo del 3,3%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 5,5% e quelli alle famiglie dell’1,1%”. 

Salgono a novembre i tassi sui prestiti bancari e i mutui. Come si legge nel rapporto mensile Abi il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4,48%, ad ottobre era il 4,35%.
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,55%, ad ottobre era il 5,46%, sottolinea l’associazione secondo cui “il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,75%, ad ottobre era 4,71%”. 

Sale ancora il tasso praticato dalle banche sui nuovi depositi a durata prestabilita mentre resta stabile quello sui conti correnti. Come si legge nel rapporto Abi a novembre 2023 sui depositi a durata è salito al 3,81%. Ad ottobre 2023 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,75%; area dell’euro 3,54%).
Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce), l’incremento è di 352 punti base.
Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,51% dallo 0,50% di ottobre, “tenendo presente – rileva l’associazione – che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento”. 

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