Pordenone: l’uomo armato è barricato in casa da ventiquattro ore e non risponde ai negoziatori. In arrivo i Gis dei Carabinieri

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Sono passate 24 ore, ma Luca Orlandi, il 55enne sottotenente che da oltre 24 ore è asserragliato nella sua abitazione a Codrovado, in provincia di Pordenone, non si è mosso da dove è stato visto chiudersi la porta alle spalle nella tarda mattinata di ieri. Sul posto ci sono ancora i carabinieri e i negoziatori e sono in arrivo i Gis. 

Il nuovo video

In un nuovo video pubblicato su Youtube racconta: “Mi ero offerto tempo fa, con la presentazione dell’esposto alla magistratura per l’aggressione con il rottweiler, il 24 aprile 2021, se non ricordo male, di consegnare le armi alla stazione dei carabinieri affinché nessuno le usasse come pretesto nei miei confronti. Mi è stato detto che era impraticabile. Sia chiaro – ha precisato – rottweiler e gli altri tre aggressori li ho gestiti a mani nude”, ribadendo che le armi le ha usate sempre e solo al tiro a segno.

La vicenda

Prima di chiudersi in casa nella mattinata di ieri, Orlandi avrebbe minacciato le autorità e di compiere atti autolesionistici sui social. Dalle prime ricostruzione l’uomo sarebbe convinto che le forze dell’ordine gli avrebbero voluto ritirare le armi. Nel primo pomeriggio sono state staccate le utenze di luce e gas, per scongiurare rischi per l’occupante dell’appartamento e per le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i reparti speciali dei carabinieri che si sono disposti in tutto il perimetro.

L’intera zona centrale del paese è interdetta a qualsiasi tipo di spostamento e le persone che si trovavano nella palazzina sono state evacuate immediatamente: l’uomo sarebbe ancora barricato nella sua abitazione.

Il questore: “Ha molte armi”

“L’uomo, già appartenente alle forze armate, oggi in pensione, ha nella propria disponibilità molti fucili per uso sportivo”. Lo spiega il questore di Pordenone, Luca Carocci, che aggiunge: “I suoi atteggiamenti odierni derivano, con ogni probabilità, dalle verifiche dei nostri uffici che hanno permesso di evidenziare anomalie nell’equilibrio psicofisico di questo soggetto, all’atto del rinnovo del permesso per la detenzione delle armi”. Era previsto quindi un sequestro delle armi.

Il racconto del testimone

“Quell’uomo girava per Cordovado già alle 6,30 di questa mattina. A petto nudo, con una pistola in pugno e un’altra dietro alla schiena, spingeva chi trovava a tiro e urlava in mezzo alla strada. Quasi ha bloccato il camion di mio fratello. Di lì a un’ora la Protezione Civile aveva già bloccato le strade” racconta Donovan, residente e testimone di quanto accaduto questa mattina nel paesino in provincia di Pordenone. “In pochi minuti nel paese si è creato il panico – continua il ragazzo – c’è chi urlava di stare attenti a quel pazzo armato fino ai denti, la ragazza del bar diceva che spingeva e sputava, mentre il panettiere lo ha visto rientrare in casa apparentemente più calmo e, solo a quel punto, infilarsi la maglietta”

Non risponde agli appelli e posta video farneticanti su YouTube

L’uomo si rifiuta di rispondere a qualunque appello dei negoziatori e in tarda serata ha pubblicato due video su YouTube in cui accusa un maresciallo dei carabinieri e un altro negoziatore di istigazione al suicidio “per futili motivi”. Si tratta di due lunghi monologhi di 6 e oltre 7 minuti, a tratti farneticanti. Nel primo video, delle 19.45, l’uomo accende e spegne più volte una luce inquadrandosi chiaramente il volto e ripete ininterrottamente, per centinaia di volte, di essere vittima di induzione al suicidio. Nel secondo – delle 22.03 – totalmente al buio si rivolge direttamente a marco, un negoziatore, sostiene di non aver manifestato intenti violenti. E accusa le forze dell’ordine di aver reagito in modo sproporzionato nella situazione.

Video deliranti postati già nei giorni scorsi

Nei giorni precedenti aveva già postato altri video deliranti che avevano convinto le forze dell’ordine a intervenire con i reparti speciali per sequestrargli le armi.

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