L’aereo che bombarda con il “raggio invisibile” sarà in dotazione all’aeronautica italiana

Pubblicità
Pubblicità

Sarà il primo aereo d’attacco a non gettare bombe, lanciare missili né sparare proiettili: la sua arma saranno soltanto gli impulsi elettromagnetici. Non un laser, ma fasci d’onde così potenti da distruggere fisicamente i sistemi elettronici avversari, abbattendo in questo modo jet e missili o mettendo fuori uso navi e tank. Una rivoluzione: di fatto, si chiude l’era delle macchine belliche “cinetiche” e inizia quella dei combattimenti elettromagnetici. Il “raggio invisibile” dai poteri letali, protagonista di un vecchio film di fantascienza con Bela Lugosi e Boris Karloff, adesso è diventato una realtà militare. E sarà in dotazione soltanto all’aviazione statunitense e all’Aeronautica italiana.

Il reportage

I segreti della fabbrica più contestata d’Italia. Qui nascono le bombe per le guerre del mondo

Una trasformazione strategica

A rendere esplicita la svolta c’è una decisione molto particolare dell’Us Air Force – analizzata da RID, Rivista Italiana Difesa – che ha cambiato la sigla del nuovo velivolo EC-37, ribattezzandolo EA-37 con la A di “Attack” che ha sempre distinto i bombardieri tattici. Una scelta che prende atto di una trasformazione strategica: il conflitto in Ucraina ha reso chiaro che la guerra elettronica combattuta con onde e frequenze è importante quanto quella fatta di proiettili e razzi. Se però finora si trattava di una sfida immateriale, in cui si agiva per disturbare le emissioni dei radar o le trasmissioni radio delle comunicazioni, ora invece la potenza dei nuovi apparati è tale da distruggere fisicamente i bersagli.

Il nuovo AC-37 B è in pratica un bireattore Gulfstream identico a quelli usati dai magnati per i loro spostamenti extralusso: la sua vocazione speciale viene tradita dal particolare rigonfiamento lungo le fiancate, che ospita un radar a scansione elettronica, con tante celle orientabili che lanciano impulsi in una determinata direzione. Una tecnologia disponibile da tempo su tutti i velivoli più avanzati, come gli F35 o le ultime versioni dell’Eurofighter, ma che in questo caso permette di focalizzare veri e propri raggi di energia elettromagnetica con una potenza tale da distruggere gli apparati elettronici che permettono il funzionamento di aerei, elicotteri ma anche unità navali o veicoli terrestri.

Un’arma rimasta fino ad ora segreta

Ed ecco che il Gulfstream destinato alle trasferte vip si trasforma in una cannoniera d’impulsi, in grado dall’alto dei cieli di paralizzare i nemici. Una caratteristica che ha spinto il Pentagono a cambiare il nome per testimoniare la superiorità di quest’arma finora segreta: “Lo abbiamo deciso per identificare meglio la missione della piattaforma nel localizzare, attaccare e distruggere bersagli terrestri, aerei e navali – recita il comunicato dell’Air Force -. L’EA-37B ci dà un vantaggio militare nel campo di battaglia elettronico e costruisce una forza più letale grazie alla modernizzazione delle capacità di mettere fuori gioco le reti di collegamento e l’ecosistema informativo del nemico”.

Morale a terra e munizioni scarse. Inizia il lungo inverno degli ucraini al fronte

Ci sono altri aerei con la sigla EA, ad esempio i caccia EA-18 imbarcati sulle portaerei statunitensi, ma per colpire i radar nemici utilizzano missili aria-terra. Invece il nuovo velivolo sarà armato soltanto del “sistema di missione” come ha sottolineato il generale Mark Kelley, capo dell’Air Combat Command. Il rigonfiamento nella fiancata è in pratica una grande antenna trasmittente e ci sono tutti gli amplificatori per dare la potenza posizionati dietro ogni lato. Ma tutto può essere gestito in modo da concentrare l’impulso secondo le caratteristiche necessarie a smantellare gli apparati nemici.

Una versione meno evoluta dello stesso radar imbarcata sui quadrimotori EC130 Compass Call negli scorsi anni sarebbe riuscita ad abbattere droni dell’Isis in Iraq e in Siria: non è mai stato chiarito se il risultato fosse stato ottenuto accecando le frequenze del pilotaggio remoto oppure causando la distruzione di alcuni degli apparati di guida. Adesso l’enigma è stato risolto.

Il primo volo a maggio

Lo sviluppo degli equipaggiamenti dell’EA-37 è stato affidato all’azienda L3Harris nel 2017: il primo volo operativo è avvenuto a maggio e l’ingresso ufficiale in servizio risale tre mesi fa. Il costo è molto alto: si ritiene che sfiori i 350 milioni di dollari. Il velivolo viene circa 40 milioni, il resto serve per le strumentazioni. Il Pentagono ne intende comprare soltanto dieci. Altri due, con un’opzione per un terzo, sono stati ordinati dall’Aeronautica militare italiana.

Iran e Usa si combattono in Siria all’ombra di Gaza

Si tratta di parte del piano multimiliardario voluto dal governo Conte per dotare le nostre forze armate di una squadriglia di aerei d’avvistamento radar e da guerra elettronica senza pari nell’Unione europea, acquistandoli i primi in Israele e gli altri negli States. Nel contratto siglato lo scorso marzo viene infatti previsto che due Gulfstream siano dotati del sistema “FMC di protezione elettronica denominato Electronic Attack”. E si specifica: “l’unica soluzione in grado di assicurare il pieno soddisfacimento dei requisiti tecnico operativi è quella del Programma “EC-37B” della United States Air Force”. Il raggio che distrugge quindi volerà anche con le coccarde tricolori.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *