Lamborghini fa scuola: settimana corta e 500 assunzioni

Pubblicità
Pubblicità

BOLOGNA – I sindacati parlano di «intesa storica». Perché stanotte in Lamborghini azienda e rappresentanti dei lavoratori hanno firmato il nuovo contratto aziendale che prevede tra le altre cose la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio (anzi, aumentandolo) con l’istituzione di una settimana corta di quattro giorni alternata a quella “normale” da cinque giorni, oltre che 500 assunzioni entro il 2026, di cui 200 già nel 2024, e formazione obbligatoria contro la violenza di genere. Un nuovo poderoso piano di sviluppo per la casa di Sant’Agata Bolognese, che è impegnata in un importante piano di investimenti sulla strada dei veicoli elettrici ma continua a distinguersi per gli accordi innovativi.

La settimana corta

La riduzione dell’orario di lavoro vedrà quindi l’alternarsi di una settimana da cinque giorni e una da quattro per gli operai che lavorano su due turni (mattina e pomeriggio) o col turno centrale, per una riduzione complessiva, sottolineano Fiom Cgil e Fim Cisl, di 22 giornate di lavoro all’anno. Ci sarà invece una settimana da cinque giorni e due da quattro per chi lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte) con una riduzione complessiva di 31 giornate di lavoro all’anno. L’intesa poi prevede una riduzione di 16 giorni all’anno per il personale operaio non collegato alla produzione e 12 giornate in meno per gli impiegati, che però potranno usufruire di smart working fino a un massimo di 12 giorni al mese. Il turno giornaliero passa da 7 ore a 7 ore e un quarto.

Le assunzioni

Altra voce consistente sono le 500 nuove assunzioni previste entro il 2026 collegate ai tre modelli già prodotti dall’azienda, di cui 200 verranno fatte entro il 2024. Ma potrebbero ulteriormente aumentare a partire dal 2028, quando arriverà il quarto modello Lamborghini, grazie al piano di investimenti sull’elettrificazione della gamma lanciato già da tempo dall’azienda, controllata dal gruppo Audi-Volkswagen.

L’aumento di stipendio

Alla riduzione dell’orario si somma però anche un aumento di vari premi aziendali, come il premio di continuità di risultato aziendale, che passerà dai 332 euro del 2022 ai 2.200 nel 2026 (di cui già mille nel 2023), mentre il nuovo premio di risultato sarà di 4mila euro. Grazie a questi aumenti la quota di stipendio aggiuntiva per i dipendenti Lamborghini rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale passerà da 13.500 euro a 16mila euro circa, di cui 4mila variabili e 12mila certi. Senza contare un premio straordinario versato quest’anno dall’azienda di 1.063 euro versato per celebrare i 60 anni dalla fondazione. Ci sono poi miglioramenti previsti per i lavoratori in appalto, nuovi strumenti per favorire i genitori, con permessi retribuiti in caso di adozione o affido del bambino, inserimento nei nidi o alla materna, oltre che un aumento dei contributi per il congedo parentale. Si prevede inoltre la formazione obbligatoria per il contrasto alla violenza di genere assieme alle associazioni del territorio che lavorano sul tema.

L’azienda

Umberto Tossini, Chief People, Culture & Organization Officer di Automobili Lamborghini, dichiara: «Seguiamo da tempo una linea di innovazione che intende rispondere ai bisogni dell’impresa creando valore aggiunto. La motivazione di tutte le persone nell’organizzazione è il motore primo del suo successo perché chiama a raccolta le migliori energie e competenze delle persone attorno ad uno scopo comune. In questo quadro il sistema innovativo di turni che abbiamo sviluppato garantisce di aumentare la capacità dei nostri impianti per essere tempestivi nel servizio al numero crescente di clienti che abbiamo in tutto il mondo. Allo stesso tempo le novità introdotte vengono incontro alle aspettative delle persone attraverso un orario di lavoro che consenta a tutte e tutti il recupero delle energie fisiche e mentali necessarie al benessere comune».

I sindacati

«L’intesa è storica – sottolineano Fiom Cgil e Fim Cisl – perché vede per la prima volta un’industria dell’automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell’orario di lavoro, non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione. Lavorare meno e lavorare meglio, questo è il principio che ha guidato questa trattativa. In un momento in cui si attacca il potere di acquisto di chi lavora, mentre non vengono toccati i grandi patrimoni e gli extraprofitti, la trattativa in Lamborghini pone alcuni punti cardine: ridurre l’orario, alzare il salario, tutelare chi lavora in condizioni peggiori e dare sempre più strumenti per il contrasto alla violenza di genere».

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *