Sciopero dei trasporti, mezzi pubblici a rischio dalle 9 alle 13

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MILANO – Si profila un’altra mattinata di disagi nelle città italiane per lo sciopero del trasporto pubblico in programma questa mattina dalle 9 alle 13. Lo stop è stato proclamato per chiedere aumenti salariali, la riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 39 ore a 35 e per innalzare e adeguare la sicurezza nel comparto. Coinvolte numerose località, tra cui Roma, Napoli e Milano, città quest’ultima in cui i dipendenti dell’Atm, la municipalizzata che gestisce il trasporto locale, sciopereranno dalle 9 alle 13. Stessi orari anche nella capitale, dove a incrociare le braccia saranno i lavoratori di Atac e Roma Tpl.

Sciopero Atm oggi venerdì 15 dicembre: a Milano metrò, bus e tram a rischio fino alle 13

Nelle grandi città, oltre all’astensione, i sindacati hanno minacciato il ricorso ai ‘bus lumaca’, ossia mezzi in strada guidati a rilento per tutto il giorno.

Lo sciopero è stato ridotto dopo l’ordinanza del ministro dei trasporti Matteo Salvini, che ha portato lo stop da 24 a 4 ore.

“Aver rispetto del diritto di sciopero ma ricordare che non si può avere uno sciopero del trasporto pubblico locale una settimana si e una settimana no che lascia a piedi milioni e milioni di persone”, aveva detto Salvini. COntro l’ordinanza era stata presentato anche un ricorso al Tar, bocciato ieri.

Linea dura dell’Usb

L’Usb ha comunque annunciato che disubbidirà, andando avanti con lo sciopero di 24 ore. “E’ un atto politico dell’organizzazione sindacale, ritenuto necessario per tentare di fermare l’ormai evidente attacco al diritto di sciopero”, afferma il sindacato, specificando, però, che la disobbedienza “non coinvolgerà i lavoratori”, che rischierebbero sanzioni fino a 1000 euro. “Salvini continua a concentrarsi sul sindacato invece di riconoscere l’assoluta e brutale indisponibilità delle parti datoriali”, attaccano i sindacati di base.

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