Ema Stokholma: “Ho 40 anni, ho vissuto tante vite, sono stata male, mi sono ritrovata. Con Angelo Madonia è finita perché devo sentirmi libera. La felicità dipende da noi”

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“Voglio essere felice, e mi creda: si può decidere di esserlo”. Ema Stokholma compie oggi, 9 dicembre, 40 anni. Sensibile e empatica, l’ex ragazza con i capelli fucsia, stangona col fisico da modella, dj, pittrice, scrittrice, conduttrice, cantante, oggi bionda col sorriso da bambina, ha vissuto tante vite. “Quante? Forse sette, otto. Sono stata male, mi sono ritrovata, sono rinata, non penso che si debba sempre guardare indietro ma bisogna sperare nel futuro, e quando dico che anche la felicità dipende da noi, lo dico perché bisogna impegnarsi a essere felici. Io lo sono”.

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Nel libro autobiografico Per il mio bene ha raccontato la sua storia, le violenze subite dalla madre, la fuga, la vita randagia. Questa estate è tornata nei luoghi dell’infanzia, su quel ponte dove la madre voleva buttarla giù. Un altro passo per elaborare il dolore, per chiudere – per quanto possibile – col passato, verso la vita felice. È protagonista su Radio 2 con Back2Back insieme a Gino Castaldo, e di Happy family con i Gemelli di Guidonia – in onda il pomeriggio su Rai 2 – in cui gioca a fare il pagliaccio, pronta a scherzare. Perché Ema Stokholma, pseudonimo di Morwenn Moguerou, francese che ha scelto l’Italia, non ha mai puntato sulla bellezza. “Mai, neanche quando facevo la modella. Mi sembrava di non essere mai all’altezza, io in realtà sono una comica. Grazie a Ballando con le stelle ho recuperato il rapporto con il mio corpo. La sala prove è foderata di specchi, uno choc. Ti vedi in tutte le angolazioni e sono riflessi tutti i difetti. Sei quella cosa lì, lo devi accettare”.

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Ma non vedeva solo i difetti, no?
“Mah. A un certo punto ballando ho capito che potevo essere tante cose, anche bella. È stato interessante”.

Si sente comica?
“Sì. Mi piace fare il pagliaccio. Una volta un tizio ha scritto: ‘Sei completamente scoppiata’. Il miglior complimento che potesse farmi”.

Come festeggia il compleanno?
“Penso di farmi un viaggetto, non so ancora bene, non ho organizzato nulla. Ma penso di andare sabato mattina a Parigi o Amsterdam, e stare una notte fuori. Toccata e fuga, adoro questa cosa. Prendi l’aereo ma sembra di prendere l’autobus, noi in Europa siamo mega fortunati, hai tutto a portata di mano”.

Quaranta anni, cifra tonda: primo bilancio?
“Sono molto molto molto felice della mia vita, ogni giorno lo dico a me stessa: oggi sei proprio felice. Ed è meraviglioso, sono stata dalla psicologa e ho riso per un’ora. Per me la felicità è anche una scelta, nonostante tutto quello che ci può capitare, di bello e di brutto, noi abbiamo tutto. La vita è nelle nostre mani. Ce ne possiamo rendere conto ogni giorno, con tutti i problemi. Ma bisogna essere felici”.

Pensa che sia una scelta?
“Certo, devi decidere di esserlo. Io sono stata tanto infelice, oggi mi sento fortunata ed è una decisione mia. Ognuno è un po’ artefice del proprio destino, c’è chi sa solo lamentarsi. Invece no. Va benissimo e deve andare benissimo sempre, non voglio perdere tempo a stare male. Vado in analisi da tanti anni, cerco di non gravare sulle altre persone: voglio essere felice”.

Ottimo proposito, se ci riesce davvero. Ha deciso che farà da grande?
“Ho grandi ambizioni, il progetto a lungo termine è fare la pittrice, la cosa che mi fa sentire in un’altra dimensione. Mi do tempo, l’arte va rispettata, voglio arrivarci piano, essere in contatto con le mie emozioni”.

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Nel suo libro ha raccontato un’infanzia molto difficile: ha fatto davvero pace col passato?
“Sulla mia storia oggi voglio fare ironia, il periodo peggiore risale a 30 anni fa, oggi posso riderci sopra. Quel periodo mi ha reso la persona che sono, è la verità, non cambierei la mia vita con quella di qualcun altro. Ho faticato tanto, quegli anni mi aiutano a capire chi sono, devo perdonare le mie insicurezze, ci ho lavorato su. Ho accettato quello che è stato. Nell’infanzia non sono mai stata gratificata, ero sempre considerata brutta, non meritavo niente. Quel viaggio è stato intenso, ma oggi sono libera”.

Ballando con le stelle è stato davvero un punto di svolta?
“Assolutamente sì. Un grande insegnamento, mi ha insegnato ad avere confidenza col palco, mi imbarazzo molto meno, fisicamente mi vergognavo di farmi vedere, Ballando mi ha aiutato tanto, lo rifarei. Sei coccolato, ti senti protetto, lavoravo dalle 8 la mattina alle 23, una super esperienza”.

E aveva trovato anche l’amore con Angelo Madonia. Perché vi siete lasciati?
“Io sono una donna libera, le relazioni mettono le catene, devo essere libera nei miei modi di essere, di parlare, di vestire, di avere le mie amicizie. Libertà non vuol dire dormire con altre persone, ma voglio essere libera di essere me stessa, come mi sento. Sto anche bene da sola… Sono una rompipalle”.

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Ha mai pensato alla maternità?
“Mai. Non è un mio desiderio diventare madre, Angelo aveva due bimbe e mi sono avvicinata al mondo dell’infanzia, mi mancava una parte. Sono in contatto con loro, ci sono e ci sarò sempre, a distanza perché rispetto tutti. Le mamme lo sanno. Però se qualcuno ha bisogno di me, corro”.

La sua migliore amica è Andrea Delogu, da sempre: cosa vi accomuna?
“È una persona che mi vuole bene, è come se io fossi lei, non so spiegarlo. Vuole per me il meglio e io voglio per lei la stessa cosa, ci guardiamo sbagliare ma ci rispettiamo. Sono tanti anni che ci conosciamo. È capitato di avere fidanzati gelosi che non capiscono il valore dell’amicizia, invece è importante avere una grandissima alleata”.

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Che ha pensato dell’assassinio di Giulia Cecchettin?
“Che è una tragedia e che la maggior parte dei maschi che hanno parlato e si sono indignati non capiscono che anche loro con una frase – ‘Non vestirti così’, ‘Non rispondere al tuo amico’ – limitano la libertà. Gli uomini non ci possiedono. E anche queste cose vanno cambiate. Noi donne non ci sentiamo al sicuro. Purtroppo gli uomini, ma anche i ragazzini, non sono abituati a guardarsi dentro”.

Oggi il suo rapporto con lo specchio com’è?
“Mah. A un certo punto devi fare pace con la tua immagine. Oggi sono abbastanza serena, sto bene, voglio amarmi. Comunque questo corpo ha resistito alla depressione, a momenti difficili, anche alla vita per strada. Devo ringraziarlo perché mi ha portato avanti lo stesso. Mi piace vestirmi da uomo con i maglioni XXXL, ho 43 di piede. Spesso i miei ragazzi si sono vestiti nel mio armadio”.

Da ragazza ha vissuto per strada a Londra: come ricorda quel periodo?
“Ero molto molto giovane, ho fatto questa scelta estrema. A volte capisco cosa si prova a mollare tutto, poi ogni storia è a sé, ma capisco cosa ti spinge a farlo, a mollare chi ti ha mollato. Anche quello ti dà un senso di libertà, mi sentivo libera ma non lo ero. È stato un grande insegnamento, potevo fare un altro tipo di scelta invece volevo toccare il fondo in qualche modo. Poi è stato bello rinascere, perché poi ho dovuto fare la vera scelta, tra la morte e la vita. Questo percorso mi è servito, ho vissuto sette, otto vite”.

Oggi è soddisfatta?
“Oggi sono adulta, amo il lavoro che faccio, la radio è il mio elemento, la amo come la fanno a Radio2. Posso essere me stessa, mi sento rappresentata in quello che faccio: per fare la radio leggo, vado al cinema, vado alle mostre, parlo con la gente. Mai fatto prima un lavoro così stimolante, è come andare all’università. Mi sento una ventenne, è fighissimo”.

Non vorrebbe fare la tv, non è un po’ un narcisista anche lei?
“Un pochino sì, non è facile ammetterlo ma sì, sono un po’ narcisista anch’io. Però non sogno la tv per la tv, mi piace arrivare a essere in contatto con me stessa, un giorno potrei anche dipingere e basta”.

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Come va con la cancellazione dei tatuaggi?
“Essere me stessa vuol dire anche prendere possesso del mio corpo. Avevo dato corda a una moda che è passata, c’è stata quella di colorarsi i capelli, poi mi sono riempita di tatuaggi. Non li reggo più ma è doloroso farli sparire, mesi e mesi, e tra una seduta e l’altra 45 giorni di pausa. Ora ho un po’ mollato poi riprenderò il laser. Il percorso è lungo”.

Che rapporto ha con i soldi?
“Sono discalculica, ho difficoltà a fare i calcoli, non concepisco i numeri. Ma ho una grande commercialista, mi ha aiutato, mi ha insegnato tante cose. Per prima cosa ha detto: ‘Devi costruire per il tuo futuro’, ma io non pensavo di avere un futuro. Quindi ringrazio Ivana”.

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