MILANO – I giovani italiani che entrano oggi nel mercato del lavoro non vedranno la pensione prima dei 71 anni. È quanto mette in evidenza il rapporto Pensions at a glance, realizzato dall’Ocse. Solo la Danimarca in Europa fa peggio di noi, “conannando” in prospettiva i giovani a lavorare fino a 74 anni. . “Per chi entra ora nel mercato del lavoro – si legge – l’età pensionabile normale raggiungerebbe i 70 anni nel Paesi Bassi e Svezia, 71 anni in Estonia e Italia e anche 74 anni in Danimarca.
Cgil contesta il governo: “Lavoro sempre più precario, altro che record”
Rispetto a chi invece lascia il lavoro ora il nostro Paese colloca l’asticella dell’età pensionabile a 67 anni ma – evidenzia l’Ocse – l’Italia “garantisce un ampio accesso al pensionamento anticipato, spesso senza una penalità”. Il risultato è che l’età effettiva media di uscita dal lavoro nel 2022 è stata di 62,5 anni contro i 63,8 della media Ocse.
Pensioni, altro che Quota 41 promessa da Salvini. Medici e infermieri verso Quota 46
Il rapporto evidenzia poi un’altra peculiarità del nostro Paese. Il reddito medio delle persone di età superiore ai 65 anni in Italia – si legge – “è leggermente superiore a quella della popolazione totale” (al 103%) mentre è in media inferiore del 12% nell’area Ocse (all’88%). In sostenza i pensionati italiani sono più ricchi della media della popolazione con la povertà relativa tra gli over 65 che si posizione al 10% in Italia e al 14% nell’area Ocse in media.
Go to Source