Varese, studente minorenne accoltella la professoressa mentre entra a scuola: la docente dell’Enaip ferita alla schiena

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Le coltellate sono arrivate improvvise nell’atrio, pochi minuti dopo le 8, quando ragazzi e professori ancora sciamavano tra i corridoi, in attesa di iniziare la prima ora di lezione all’interno dell’Enaip di Varese, una scuola di formazione professionale legata alle Acli.

A cadere a terra sotto i colpi di uno studente di 17 anni è stata l’insegnante Sara Campiglio, 57 anni e da diversi anni docente della scuola professionale di via Giulio Uberti 44. La donna è stata immediatamente soccorsa dai colleghi, a cui ha fatto seguito l’intervento di ambulanza e automedica che hanno immediatamente constatato le condizioni della professoressa, ricoverata in codice giallo all’ospedale di Varese.

Il giovane, autore dell’aggressione, è stato immediatamente fermato dagli agenti della Polizia di Stato che lo hanno disarmato e arrestato mentre stava parlando con altri docenti. “La scuola è consapevole della gravità dell’accadimento e si è già attivata per dare ai ragazzi e ai docenti un supporto psicologico al fine di affrontare al meglio la situazione, per quanto possibile. Inoltre è opportuno sottolineare che il ragazzo autore dell’aggressione è sempre stato seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per il miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali. Tutta la direzione e il personale esprimono solidarietà alla collega ferita e non vogliono far mancare il sostegno e il supporto al giovane e alla sua famiglia”.

Lo shock per quanto è avvenuto è stato grande per tutti. La scuola ha fatto circolare una nota in cui spiegava quanto accaduto, in attesa di ricostruire puntualmente la vicenda e di verificare le condizioni della donna che nella scuola ha anche rivestito il ruolo di vice preside.

Alcuni genitori, arrivati sul posto per assicurarsi delle condizioni dei propri figli, hanno raccontato di un ambiente scolastico non facilissimo ma tutti hanno difeso gli insegnanti che si ritrovano ad affrontare un ambiente scolastico non sempre tranquillo: «Qui gli insegnanti fanno un lavoro prezioso e vanno tutelati. Quando si arriva a questi punti significa che ci sono genitori che non hanno fatto bene il proprio lavoro perché si è perso proprio il valore della vita delle persone». Un’altra mamma non fatica a dire che «quando colpisci tre volte una persona con un coltello significa che vuoi uccidere. Purtroppo sappiamo che c’è qualcuno che porta i coltelli a scuola».

Tra i ragazzi il sentimento è di grande preoccupazione per quanto avvenuto e per lo stato di salute della docente: «Speriamo si riprende presto. Dice uno di loro. In questa scuola a parte qualche scazzottata tra studenti non era mai accaduto che venisse aggredito un insegnante».

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