Arezzo, va in arresto cardiaco in coda in auto: tre giovani escono dalla macchina dietro e gli salvano la vita. Poi vanno via

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Arezzo, Città del Natale, sta richiamando tantissime persone per i mercatini e gli eventi. Ma è anche teatro di un fatto incredibile, che poteva trasformarsi in una tragedia e alla fine è diventato una vicenda di generosità in grado di emozionare. Un uomo era in auto in coda, si è sentito male ed è andato in arresto cardiaco; nell’auto dietro erano presenti tre giovani, che sono scesi, hanno prestato le cure all’uomo, hanno chiamato i soccorsi e poi sono andati via. Una bella storia di Natale – ma in generale una bella storia di altruismo – il cui finale deve essere scritto del tutto: chi sono i tre giovani ‘eroi‘ di Arezzo?

Riavvolgiamo il nastro. Sono le 18.20 di sabato 9 dicembre, l’ora di punta del giorno di punta in una città, Arezzo, in cui affluiscono migliaia di persone per gli eventi delle Feste. Pioviggina, è sceso il buio della notte, rischiarato dai fari delle auto in coda. Il raccordo che dall’A1 porta in città è molto trafficato, si va a passo d’uomo. In una vettura c’è un 48enne, è assieme alla famiglia e sta andando alla Città del Natale. Il 48enne avverte che qualcosa non va, si sta sentendo male. Fa in tempo a fermare l’auto in mezzo alla carreggiata, i familiari iniziano a temere il peggio. L’uomo va in arresto cardiaco.

La provvidenza assume le forme di tre giovani, due uomini e una donna, che stanno facendo la stessa strada e si trovano nell’automobile dietro. Senza indugiare, prestano subito soccorso al 48enne, nonostante la pioggia sia in aumento e pur nel caos del traffico del pomeriggio. Sembrano esperti, la situazione non li ferma né li fa demordere. I tre eseguono le manovre necessarie e fondamentali per salvare l’uomo, poi chiamano il 118. L’ambulanza della Misericordia aretina arriva sul posto, carica il 48enne e lo porta in ospedale. Poche ore dopo l’uomo è fuori pericolo. Intanto i due uomini e la donna tornano sull’auto e vanno via, forse ai mercatini di Natale, forse altrove, chissà.

Il loro intervento rimarrà comunque un esempio di impegno civile, come riporta la dottoressa Katia Bacchini del 118 di Arezzo, arrivata con l’ambulanza sul raccordo: “Hanno immediatamente chiamato l’emergenza ed effettuato tutte le manovre necessarie, e lo hanno fatto con grande sangue freddo e professionalità, tutto fondamentale. Con la nostra automedica e l’ambulanza siamo arrivati in pochissimi minuti facendoci strada tra un traffico infernale. Al nostro arrivo abbiamo defibrillato l’uomo direttamente in strada. Ha ripreso subito a respirare e questo ci ha permesso di trasportarlo, in codice 3, in ospedale in tutta sicurezza”. È un caso che dimostra, come afferma il direttore della Centrale 118 Simone Nocentini, “l’importanza della formazione e della preparazione che deve coinvolgere più persone possibile. Non so da dove provenivano questi giovani ma sono sicuro che hanno fatto un percorso preciso di preparazione ed hanno dimostrato che si possono salvare vite anche in condizioni veramente complicate”.

Si cerca di capire chi sono i tre eroi. “Non li conosciamo – aggiunge l’infermiera Lorella Botarelli anch’essa nel team intervenuto -, una cosa è certa, però, con il loro intervento ci hanno permesso di salvare la vita del paziente”. Da come hanno operato, pare che i tre possano essere operatori di Misericordia, Croce Rossa o Pubblica Assistenza, i sanitari intervenuti hanno notato che i due uomini e la donna hanno agito consapevoli di quel che stavano facendo. Di certo con la loro professionalità e la loro responsabilità hanno fatto un bellissimo regalo di Natale.

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