Pnrr, Lo Russo: ‘Torino ha rispettato tutte le scadenze’

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“Torino ha rispettato tutte le scadenze imposte, ha avviato e concluso tutte la gare, alcuni cantieri sono già partiti, come nel caso di Torino Esposizioni, e le altre centinaia che partiranno entro il 31 marzo o al più tardi giugno 2024. Una grande stagione di trasformazione della città, che ci rende orgogliosi di quanto fatto finora, ovviamente non basta e dobbiamo continuare a lavorare in ottica dello sviluppo, stimolando anche gli interventi privati, e con un ragionamento strategico che deve coinvolgere tutti gli attori del territorio”. A dirlo il sindaco, Stefano Lo Russo, al termine dell’incontro con i sindacati sullo stato di avanzamento degli investimenti del Pnrr.
    “La fase due deve guardare alla Torino del 2040-2050 – dice il sindaco – e abbiamo deciso di fare tavoli tematici sui temi principali, come la questione demografica, dell’immigrazione, la transizione ecologica, la sicurezza sul lavoro. Ed entro fine anno vorremmo presentare una valutazione degli effetti ambientali dei progetti Pnrr, soprattutto in termini di riduzione di emissioni, e valutare l’impatto sull’occupazione”.
    Richiesta, questa, arrivata dai sindacati.
    “Abbiamo chiesto una valutazione delle ricadute occupazionali dei piani del Pnrr”, conferma Gianni Cortese, segretario generale Uil Torino e Piemonte che esprime anche alcune preoccupazioni in merito “all’impatto che deriva dall’azione e applicazione del Pnrr da parte della Regione, ad esempio sulle case di comunità”. Anche Domenico Lo Bianco, segretario Cisl Torino, sottolinea che “abbiamo chiesto di monitorare l’impatto sul piano occupazionale” e cita come questioni per lo sviluppo demografia, immigrazione e politiche sociali e abitative. Lo sviluppo economico che passa per la coesione sociale è centrale anche per Igor Piotto (Cgil) che richiama infine alla necessità di ‘un patto sociale nel quale ciascuno si assuma la propria responsabilità per un obiettivo e una visione comune”.
   

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