MotoGp Qatar, Di Giannantonio vince davanti a Bagnaia. Martin decimo e a -21 punti da Pecco

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LUSAIL — Un secondo posto che vale come una vittoria: nella notte del Qatar, Bagnaia ipoteca il titolo mondiale di MotoGp perché il suo rivale Jorge Martin – tradito dalle gomme, così come sabato nella sprint race era accaduto a Pecco – chiude lontanissimo, 10°. Il vantaggio del piemontese sullo spagnolo sale così a 21 punti quando manca solo l’appuntamento di Valencia, tra una settimana. Sul traguardo trionfa il romano Fabio Di Giannantonio ed è una soddisfazione da impazzire di gioia, perché lo fa con la Ducati del team Gresini che nella prossima stagione sarà di Marc Marquez. Tre italiani e tre moto di Borgo Panigale sul podio, completato da Luca Marini. All’arrivo è festa grande nel box di Bagnaia, mentre Martin taglia il traguardo guardando polemicamente lo pneumatico posteriore: tra Pecco e il titolo iridato ci sono solo la sprint race di sabato prossimo e la gara di domenica. Con un vantaggio del genere la conferma del titolo iridato è vicinissima.

«la classifica della MotoGp»

Di Giannantonio vince e dice arrivederci alla MotoGp: “Non è giusto”

Fabio “Diggia” forse tra 8 giorni sarà fuori dalla MotoGp, ma che felicità: “È stato un fine settimana incredibile, dopo il 2° posto di ieri. Che gara fantastica: mi sono messo a caccia di Pecco, sapevo di poter lottare per il successo. Ho colto l’occasione al volo, quando ha avuto una leggera incertezza. È una grande rivincita per me, dedico questa vittoria a tutti quelli che mi vogliono bene e non hanno mai avuto dubbi. È tutto vero: ho vinto una gara di MotoGp”. Il suo manager, Diego Tavano, è combattuto tra gioia e amarezza: “Ci avevano garantito un posto con la Honda, invece sembra sia saltato tutto. Lunedì prossimo Fabio non sarà più uno dei piloti della MotoGp, è un’ingiustizia”.

Bagnaia felice: “Ora pensiamo a gestire il vantaggio”

Nel parc fermé Pecco abbraccia Fabio e gli fa segno con indice e pollice della mano destra: ci è mancato pochissimo. Sì, per centimetri i due non si sono toccati, e allora sai che disastro! “Sono molto felice di questo risultato, è quello che mi aspettavo già ieri. Ho fatto una partenza perfetta, ma oggi Fabio è stato incredibile. Ho provato a resistere, ma ho perso il controllo. Va benissimo così. Godiamoci questo momento e ora cerchiamo di gestire al meglio il vantaggio su Jorge”. Per Luca Marini, un altro 3° posto dopo quello di sabato: “È stato un peccato perdere tanto tempo a lottare con Alex Marquez e Binder. Avrei voluto lottare con Fabio e Pecco. Però festeggiamo questo podio e cerchiamo di fare del nostro meglio anche a Valencia”.

Bagnaia se ne va, Jorge tradito dalla partenza

Spalla a spalla nella seconda fila della griglia, i Duellanti hanno reagito in maniera diversa al semaforo verde: reattivo e subito davanti a tutti Pecco, mentre Jorge per una frazione di secondo ha perso il controllo della gp che s’è intraversata 2 volte, facendolo scivolare in ottava posizione. Il campione in carica ha subito imposto un gran ritmo, guadagnando 5 decimi su Marini dopo appena 2 giri (e Martinator già a 2 secondi e mezzo, in evidente difficoltà).

Martin, la gara del Qatar è un calvario

A metà gara, l’undicesimo giro si trasforma in un autentico calvario per Martinator, tradito dalla gomme e costretto in curva a incredibili equilibrismi: dopo essere risalito in sesta posizione, il pilota del team Pramac si vede passare davanti l’Aprilia di Vinales, la Honda di Marquez e – per un istante – la Yamaha di Quartararo. A dieci tornate dal termine, lo spagnolo scivola addirittura in nona posizione.

Di Giannantonio e Bagnaia, sorpasso finale da brividi

A 4 giri dalla fine Di Giannantonio completa una straordinaria rimonta e riesce a superare Pecco, che prova a rispondere sul rettilineo ma rischia clamorosamente di cadere, andando larghissimo alla curva 1: il piemontese però resta in equilibrio, perde più di 2 secondi e a questo punto si accontenta di un secondo posto che vale oro. Dopo Marini ecco Vinales, brillantissimo. Splendido 8° posto per Bastianini: partiva dalla quattordicesima posizione, alla fine è stato un prezioso alleato di Pecco e con ogni probabilità si è guadagnato la conferma definitiva nel team ufficiale Ducati, scacciato i fantasmi di Martinator.

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