Sesso e alcol nella base antartica. La stretta degli Usa: “Vietato bere nei bar della stazione McMurdo”

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Sesso e alcol. Alla base americana in Antartide la situazione stava sfuggendo di mano. La National Science Foundation (Nsf) che gestisce la stazione McMurdo al Polo Sud ha deciso che da sabato sera alla base non verranno più servite bevande alcoliche.

Un rapporto della Nsf e un’inchiesta dell’Associated Press avevano rivelato diversi episodi di alcolismo e di molestie sessuali ai danni delle scienziate donne, che sono più o meno la metà rispetto agli uomini.

I letti. Foto Nsf

Un’altra relazione della National Science Foundation sull’abuso di alcol nel 2015 aveva denunciato “episodi di risse, comportamenti indecenti e persone che si sono presentate al lavoro in stato di ebbrezza”. Uno scienziato fu persino scovato a fermentare birra nel suo laboratorio.

La stazione McMurdo, che d’estate supera i mille occupanti, sperimenta ormai i problemi di una piccola città, con in più gli stress dell’isolamento e del rischio costante. Non è un caso che sia stata soprannominata McTown e la sua vita surreale sia stata descritta nel libro Big Dead Place (l’autore, che aveva l’incarico di lavare i piatti, si è poi suicidato). McMurdo è stata descritta come “una prigione, solo che dentro ci sono degli scienziati”.

Gli 85 edifici sono collegati da un sistema di particolari bus adatti a temperature fino a meno 50. McMurdo ha tre piste di atterraggio, un porto, un eliporto, un bowling, una pista di minigolf e un apparecchio che non si penserebbe mai di trovare in Antartide: il bancomat.

Foto Nsf

Per una decina di anni la base è stata anche alimentata da un piccolo reattore nucleare, poi si è tornati al più pratico gasolio. Ora, grazie ai satelliti Starlink di Elon Musk, è stato ampliato l’accesso a internet. Non potevano mancare tre frequentatissimi bar, dove con il tempo – la base è stata inaugurata nel 1955 – i costumi si sono andati rilassando.

Il bowling. Foto Nsf

Nel 2022 un sondaggio pubblicato dalla Nsf aveva rilevato che il 59% delle donne aveva subito molestie o veri e propri assalti. L’inchiesta dell’Associated Press parla di donne costrette ad affrontare missioni con gli stessi uomini che le avevano infastidite. Una vittima di molestie sarebbe stata licenziata dopo la denuncia. Un’altra ha riferito agli ispettori della Nsf di girare sempre con un martello.

La chiesa della stazione. Foto Nsf

Una cameriera che ha subito uno stupro ha visto la sua pratica declassata a semplice molestia. Si tratta di Jennifer Sorensen, che serviva ai tavoli nel ristorante della base e ha denunciato una violenza sessuale da parte di un collega avvenuta nel 2015.

La Nsf, per frenare il fenomeno delle molestie, ha dedicato una linea telefonica alle donne abusate e ha aperto un ufficio per contrastare il ripetersi degli episodi sgradevoli.

In passato l’agenzia federale che si occupa di scienza negli Stati Uniti aveva pensato anche di usare degli etilometri fra il personale, ma poi aveva abbandonato l’idea. Oggi, vista la difficoltà nell’arginare il problema, è arrivata la stretta sull’alcol. Che comunque lascia il personale della base tutt’altro che all’asciutto.

Anche se le bevande alcoliche non saranno più servite nei tre bar di McMurdo, lo spaccio permetterà di comprarne una quantità che viene descritta come limitata, ma che poi non lo è troppo: 18 birre a settimana o 3 bottiglie di vino o una bottiglia da tre quarti di litro di superalcolico.

Sorensen, intervistata dall’Associated Press, resta scettica: “Nel mio caso l’alcol non c’entrava e i divieti non cambieranno nulla”.

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