Neonata morta dopo il parto in casa, indagata la madre per interruzione colposa di gravidanza

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È finita nel registro degli indagati il nome della giovane mamma, di 34 anni, residente a Cisternino che, nella mattinata di martedì, ha dato alla luce una bambina morta subito dopo il parto in casa. L’ipotesi di reato è quella di interruzione colposa di gravidanza. L’iscrizione nel registro degli indagati della donna si deve ritenere un atto del tutto dovuto perché, nel frattempo, il pm della procura brindisina Alfredo Manca ha disposto per il 13 dicembre prossimo l’autopsia sul corpo della neonata nata al settimo mese di gravidanza e, presumibilmente, morta poco dopo (aspetto su cui si attendono conferme dall’esame autoptico).

In questi giorni, i carabinieri della stazione di Cisternino insieme ai colleghi della Compagnia di Fasano hanno ascoltato sia la giovane mamma che i familiari più stretti: il fidanzato e i genitori con cui la donna viveva. Nessuno era al corrente della gravidanza. Neppure la stessa 34enne che, sempre ricoverata al Perrino di Brindisi, ha dichiarato ai militari di non essersi accorta dello stato di gravidanza.

Ma l’indagine è ancora aperta: gli investigatori dovranno capire se la donna abbia voluto nascondere la gravidanza; se ci si trovi davanti ad un caso di una mancata diagnosi di una condizione medica che ha poi portato all’interruzione della gravidanza o se, ancora, l’assunzione volontaria di farmaci abbia portato al parto prematuro e alla successiva morte della piccola.

Si tratta, al momento, di mere ipotesi su cui solo l’autopsia potrà fornire le risposte adeguate. La tragedia si è consumata in via Cesare Battisti. Erano le prime ore del giorno. Le urla di aiuto provenienti dal bagno hanno fatto scattare l’allarme. I genitori hanno trovato la figlia riversa sul pavimento con il corpo della bimba ancora attaccato al cordone ombelicale. Stabilizzata la mamma, il personale del 118 ha accompagnato mamma e figlia all’ospedale “Perrino” di Brindisi. Per la nascitura, purtroppo, non c’era più nulla da fare mentre la madre, alle prese con una grave emorragia post partum, è stata presa in cura nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Le sue condizioni sono migliorate nel giro di poche ore e, nelle prossime ore, potrebbe essere dimessa. Nel comune brindisino per giorni non si è parlato d’altro. La vicenda ha assunto contorni ancora più sconcertanti perché – come più volte confermato dallo stesso sindaco Enzo Perrini – la tragedia si è consumata in un contesto socio economico piuttosto sereno e che non aveva mai fatto scattare controlli in seno ai servizi sociali del paese.

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