Inter, missione vittoria. E Inzaghi guarda al futuro: “Mi piacerebbe aprire un ciclo”

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APPIANO GENTILE – Vincere, per conquistare la testa del girone ed evitare un sorteggio in salita agli ottavi. Questa la missione dell’Inter, che domani sera riceverà a San Siro la Real Sociedad, squadra rivelazione di questa edizione della Champions League. In caso di pareggio o sconfitta dei nerazzurri, saranno i baschi a uscire primi dal gruppo in cui sono entrati in quarta fascia. “Sarà una partita molto difficile, contro un’avversaria di qualità, che ha dimostrato di avere poca differenza di rendimento tra casa e trasferta. L’anno scorso ha fatto tre vittorie nel girone di Europa League, quest’anno ha fatto bene nel girone di Champions. Ci vorrà un’Inter importante”, ha detto Simone Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia.

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La voglia di aprire un lungo ciclo

Il tecnico interista ha parlato della gara che attende la sua squadra, ma anche del proprio futuro. Sesto allenatore più longevo della storia interista, Inzaghi guardando avanti ha commentato: “Aprire un lungo ciclo è l’obiettivo di ogni allenatore. Sono stato tanto alla Lazio e il mio auspicio è di restare ancor di più qui. Ma fra gli uspici e la realtà c’è il campo, è lì che dovremo fare la differenza”. Dopo avere dribblato la domanda su Lautaro, che lo ha definito “allenatore top”, Inzaghi ha elogiato Calhanoglu, raccontando un retroscena sul suo ingaggio all’Inter. “Io ero diventato allenatore dell’Inter da poco. Il giorno in cui ci fu quel problema importante a Eriksen, chiamai Marotta e Ausilio, perché si leggeva che Calhanoglu non sarebbe rimasto al Milan. Mi risposero che l’avevano già contattato. L’abbiamo preso per fare la mezzala, ma l’infortunio di Brozovic mi ha portato a metterlo in regia ed è andato sempre in crescendo. Ha caratteristiche da play importante”.

Frattesi in campo dall’inizio

Quanto alla formazione, Inzaghi ha detto di non avere ancora definito l’undici titolare che scenderà in campo. “Rispetto alla partita di sabato con l’Udinese, qualcosa cambierò, come ho sempre fatto. Abbiamo qualche difficoltà nelle rotazioni, perché ho giocatori importanti fuori: devo fare ancora valutazioni attente e guardare i parametri. Non parlerei di turnover”. L’unica indicazione certa, che già aveva dato a San Siro dopo la vittoria per 4-0 sulla squadra di Cioffi, riguarda l’impiego di Frattesi: “Davide sta bene. Avevo il dubbio prima della gara con l’Udinese. In questi due giorni e mezzo si è allenato molto bene e penso possa partire dall’inizio”. Un dubbio riguarda la fascia destra, dove potrebbe giocare Cuadrado. In quel caso, Darmian scalerebbe in difesa.

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La prudenza di Darmian

In conferenza stampa, insieme a Inzaghi, si è presentato proprio Matteo Darmian, che il suo allenatore ha definito “preziosissimo per noi, dal momento che può giocare in tanti ruoli. Lo ha dimostrato la partita con l’Udinese, in cui ha giocato sia largo a destra, sia largo a sinistra, sia nel pacchetto dei centrali”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Darmian ha detto: “Ci vedete più forti rispetto allo scorso anno? In realtà non è cambiato granché. Cerchiamo di lavorare al meglio e di scendere in campo con la giusta determinazione per portare a casa la vittoria. L’anno scorso, soprattutto in campionato, non abbiamo dato continuità nei risultati e stiamo cercando di evitare di ripetere quell’errore”.

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