Turismo, a Roma previsto +30% arrivi a Natale e +20% a Capodanno

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Per Natale si prevede per gli alberghi di Roma un + 30% di arrivi rispetto allo scorso anno, mentre per il periodo di Capodanno la crescita dovrebbe attestarsi su un +20% di arrivi rispetto al 2023, al netto delle prenotazioni che saranno effettuate nei prossimi giorni e delle eventuali disdette. Sono le prime indicazioni previsionali fornite dall’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio (Ebtl) in occasione del tradizionale incontro di Natale del Consiglio Direttivo di Federalberghi Roma all’Hotel De La Ville.
    Il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli ha commentato l’andamento turistico del 2023 della Capitale sottolineandone gli aspetti positivi, ma rilevando anche il persistere di alcune decisive criticità. “In termini di numeri non possiamo che essere soddisfatti”, ha detto Roscioli. “Roma – ha spiegato – ha confermato un trend di forte attrattività grazie all’impegno dell’amministrazione, e in particolare dell’assessorato al Turismo, nel proporre un costante flusso di nuove occasioni di visita con il susseguirsi di eventi di richiamo. Inoltre le aperture di nuove e prestigiose strutture alberghiere stanno contribuendo ad innalzare il livello complessivo dell’offerta. D’altro canto,” ha detto ancora Roscioli, “dobbiamo registrare il persistere di alcune ombre e ciò al netto dalla brutta sconfitta dell’Expo 2030, manifestazione che avrebbe contribuito a cambiare il volto stesso di Roma, oltre che a realizzare un indotto turistico notevolissimo, se fossimo riusciti ad aggiudicarcela. Mi riferisco, oltre che all’inopinato aumento del contributo di soggiorno di qualche mese fa, che ha penalizzato la nostra ritrovata capacità competitiva sul piano internazionale, anche alle situazioni attualmente pendenti, da chiarire quanto prima, che allo stesso contributo di soggiorno si sono recentemente connesse. Infine la regolamentazione degli affitti brevi, la cui normativa tarda ad arrivare e per di più appare ispirata ad un approccio fin troppo timido e permissivo verso un fenomeno che contiene gravissime sacche di irregolarità fiscale ed altera in termini molto concreti la stessa lealtà del mercato”.
   

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