Re Carlo: una vita di privilegi, ma sotto il segno della “sfortuna”. Ecco gli ostacoli che hanno punteggiato la sua vita

Pubblicità
Pubblicità

LONDRA – “Sono in regolare contatto con re Carlo e fortunatamente il male è stato riscontrato presto”, dice martedì mattina il primo ministro Rishi Sunak. Un messaggio per tranquillizzare il Paese, il giorno dopo l’annuncio da parte di Buckingham Palace che il sovrano ha un tumore. Come dire “business as usual”, tutto a posto.La casa reale non ha specificato di quale tumore si tratta, precisando soltanto che non è alla prostata, per la quale poco più di una settimana fa Carlo si era sottoposto a un intervento “correttivo” a causa di quella che era stata definita una prostatite benigna. Nel corso di questo intervento i medici hanno individuato un’altra “fonte di preoccupazione”, che, apparentemente dopo una biopsia, è risultato essere un cancro. Il trattamento terapeutico è iniziato subito, nella giornata di lunedì. Il re sta ora riposando a Clarence House, la sua residenza londinese: a differenza di sua madre la regina Elisabetta, Carlo non vive a Buckingham Palace, che usa soltanto come luogo di lavoro e per incontri cerimoniali.

Tutte le prime pagine dei giornali del regno sono per lui. Ma è un’attenzione che in questo caso il sovrano avrebbe volentieri evitato: “Il re ha il cancro” è il titolo unanime a tutta pagina dei tabloid, del Times, del Telegraph, del Guardian, del Financial Times. Sintomo dell’affetto di una nazione che si stringe attorno al proprio Capo di Stato in un momento drammatico, ma anche della preoccupazione per la sua salute, suscitando inevitabili scenari di una possibile abdicazione a favore del figlio primogenito ed erede, il 41enne William.

Ancora una volta sembra che la sfortuna si accanisca contro un uomo che, a fronte degli immensi privilegi della sua casta e del suo ruolo, ha avuto problemi, guai e dispiaceri a non finire. Prima i rapporti difficili con un padre burbero, il principe Filippo, e una madre fredda, la regina Elisabetta. Poi il matrimonio infelice con Diana, a cui la famiglia quasi lo costringe, mentre lui fin da giovanissimo amava un’altra, Camilla. Quindi il tempestoso divorzio con lady D, fra accuse in diretta tivù di averla tradita, “siamo in tre in questo matrimonio” la celebre frase pronunciata dalla principessa, e l’amara constatazione che era lei la star della famiglia. Una rottura diventata tragica con la morte di Diana, a Parigi, nel 1997, in un incidente d’auto provocato da un autista ubriaco e dall’inseguimento dei paparazzi, ma di cui molti continuano ad attribuire la responsabilità morale a Carlo, per non parlare dei teorici della cospirazione secondo cui sarebbe stato un complotto organizzato dalla famiglia reale per ucciderla.

È vero che a quel punto l’allora principe Carlo ha potuto realizzare il suo sogno, sposando in seconde nozze l’amata Camilla. E che con il tempo è riuscito a farla accettare alla madre e perfino farle acquisire il titolo che sarebbe spettato a Diana: regina. Ma gli ostacoli e i batticuori non sono finiti.

È venuta la rottura con il secondogenito ribelle Harry, esule in America, le accuse di razzismo nei confronti della di lui moglie Meghan e del loro primo figlioletto, con un fiume di nuovi gossip sui tabloid e in biografie non sempre benevole. Infine, quando l’attesa più lunga di tutti i tempi per salire al trono si è conclusa, nel settembre 2022, alla morte di Elisabetta II, Carlo è diventato re, sì, ma a 74 anni, ben oltre l’età in cui si va in pensione: un particolare in grado di attutite la gioia, infatti subito accompagnato da ipotesi di abdicazione a favore del più popolare William con il contorno di Kate e i tre loro bambini.

E non è finita nemmeno lì: la malattia misteriosa di Kate, due settimane in clinica, tre mesi di convalescenza, ha creato una inaspettata fonte di preoccupazione per il sovrano. Il suo intervento per un “ingrossamento benigno della prostata” è apparso una routine, ma qualche ansia l’ha inevitabilmente generata. E ora, a confermarle, la diagnosi di un cancro. Trovato presto, come afferma il premier Sunak, ma tuttavia un altro motivo di timori e incertezze, con l’ombra dell’ipotesi di abdicare, magari fra qualche anno, che si allunga sul suo regno.

Un principe che diventa re, ma sfortunato: questo il segno che ha accompagnato Carlo nei 75 anni della sua vita, a dispetto di lussi, servitù e castelli.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *