Madonna di Trevignano, la ‘santona’ dà forfait ma i fedeli irriducibili non si fermano: “Più la Chiesa perseguiterà Gisella, più noi pregheremo per lei”

Pubblicità
Pubblicità

Irriducibili. Gisella non c’è ma i fedeli, anzi gli adepti, sono arrivati, rosari alla mano, sguardo rivolto al cielo, a pregare la Madonna, certo, ma anche per lei, Maria Giuseppa Scarpulla, nome d’arte Gisella Cardia, veggente di Trevignano, moltiplicatrice di generi alimentari e di mistiche visioni, condannata per bancarotta fraudolenta e oggi a rischio, anche, di cattolicissima scomunica.

Gli irriducibili di Trevignano

Erano un centinaio nel prato dei miracoli, l’altipiano vista lago dove nel cielo amano volteggiare i deltaplanisti che qualcuno nell’estasi collettiva scambia per angeli. “Il vescovo ha detto che non c’è nulla di soprannaturale nelle visioni di Gisella? E chi ci crede. Anche Bernadette veniva presa per pazza, pensate a Medjugorie. Sono tutti ostacoli sulla via della fede”. Marianna è una fedelissima e non ha mai saltato un raduno, pioggia, vento, inverno e primavera. “Più la Chiesa perseguiterà Gisella, più noi saremo qui a pregare per lei”.

Trevignano Romano, la veggente dopo la scomunica perde anche la Madonna. L’adepto pentito si porta via la statua

Il forfait della santona

Ecco, il miracolo è fatto. Non è bastato il verdetto della commissione teologica istituita dal vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi che ha scritto a chiare lettere constat de non supernaturalitate nelle (presunte) apparizioni mariane di Maria Giuseppa che il 3 di ogni mese sosteneva di ricevere in pubblico un messaggio della Vergine Maria. Anzi. Gli adepti orfani dello show, sentendosi attaccati e incompresi da “una Chiesa lontana e sorda ai bisogno delle persone”, così dice Giuseppe, 75 anni, mani in alto verso il cielo con il rosario intrecciato alle dita, si sono riuniti per dimostrare il loro affetto a Gisella. Perché Maria Giuseppa al prato dei miracoli invece non è salita, annunciando questa volta un messaggio (forse) su Youtube nei prossimi giorni, le vie della fede sono infinite e spesso virtuali almeno a Trevignano. La veggente che nei giorni di Pasqua afferma di provare gli stessi dolori della passione di Cristo, diffidata da monsignor Salvi di millantare nuove apparizioni, ha inviato un comunicato in cui racconta di non aver partecipato alla “preghiera del 3 aprile 2024, per dimostrare la sua comunione con la chiesa di Cristo auspicando un nuovo dialogo con il vescovo di Civita Castellana”. Invitando però tutti i suoi seguaci “a seguire questo delicato momento con la preghiera”.

La sfida al vescovo

Insomma Maria Giuseppa, dopo lo smascheramento dei miracoli e il durissimo verdetto della diocesi di Civita Castellana, ha scelto una vita prudente per evitare la scomunica. Così come non c’era traccia del gruppetto di preti polacchi che ai raduni di Gisella, a dispetto di ogni regola ecclesiastica, riceveva confessioni e impartiva benedizioni in improvvisati chalet lungo il lago. Loro sì a rischio di essere cacciati dalla Chiesa, se avessero infranto il diktat della curia. “Noi invece il vescovo lo sfidiamo, nessuno può impedirci di pregare qui”, dicono Antonietta e Sauro, coppia di insegnanti venuti da Roma, avvertiti via chat dal gruppo dei fedelissimi. L’eloquio è assai poco mistico. “La colpa è vostra, giornalisti senza Dio. Noi qui preghiamo per il bene dell’umanità, se vogliamo donare soldi a Gisella, per le sue opere di bene, non saranno fatti nostri? È tutto vero: la moltiplicazione delle pizze, le stimmate. Ricordatevi di padre Pio. Oggi è santo, ma lo hanno perseguitato. Qui c’è gente guarita dal cancro lo sapete?”.

Una ‘nuova’ Madonna

Impossibile scalfire tanta certezza. Così nel terreno di via Campo delle Rose con tre fedelissime al microfono, cantando e pregando, i seguaci di Gisella hanno recitato il rosario e i misteri della fede. Scomparse le panche, l’altare e la statua della Madonna donata dall’ex adepto pentito e grande accusatore di Gisella, Luigi Avella, sul prato falciato di fresco restano poche sedie di plastica, una nuova Madonna in versione assai modesta e una statua di Gesù mai rimossa. Maria Giuseppa, dicono, è chiusa in casa. Problemi giudiziari, problemi ecclesiastici e donazioni, pare, ridotte al lumicino.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *