La Fed rinvia il taglio dei tassi: serve ancora cautela

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NEW YORK – La Federal Reserve si prepara a tagliare i tassi, ma prima di agire vuole vedere la conferma duratura dei dati positivi prodotti dall’economia americana e dall’inflazione negli ultimi sei mesi. Lo ha detto il presidente Jerome Powell, dopo il vertice tenuto martedì e ieri dal Federal Open Market Committee. Resta ora da vedere se la riduzione del costo del denaro arriverà prima delle elezioni del 5 novembre, e avrà un effetto sull’umore dei cittadini che andranno alle urne per scegliere il prossimo capo della Casa Bianca.

«Il Comitato – si legge nel comunicato – ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione si stiano spostando verso un migliore equilibrio». Tuttavia «le prospettive economiche sono incerte e il comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione». Powell ha poi ribadito il concetto ai giornalisti: «Nel considerare eventuali aggiustamenti all’obiettivo per il tasso dei fondi federali, il Comitato valuterà attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi».

La Fed ha cancellato il linguaggio precedente, che considerava potenzialmente necessario un «ulteriore rafforzamento delle politiche» restrittive. Però «non si aspetta che sarà appropriato» tagliare i tassi fino a quando la banca centrale non avrà «maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%». Powell è stato prudente quando gli hanno chiesto se ha ottenuto “l’atterraggio morbido”, ossia inflazione sotto controllo senza pagarla con recessione e disoccupazione: «No, non dichiariamo vittoria. C’è ancora molto da fare». Però ha chiarito: «Abbiamo fiducia che le cose stanno andando bene, dopo sei mesi di buona inflazione. Non ci servono dati migliori di quelli già esistenti, ma la continuità dei dati».

I tassi sono ora tra il 5,25 e il 5,5%. In precedenza la Fed aveva anticipato di aspettarsi tre tagli da un quarto di punto nel corso del 2024. I più ottimisti si augurano una riduzione alla prossima riunione di marzo, ma Powell ha frenato: «Non credo che raggiungeremo il consenso entro quella data». Sullo sfondo però ci sono le presidenziali già in corso, e il taglio dei tassi potrebbe aiutare Biden a battere Trump

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