Ieri sera Ghali ha incantato con un medley realizzato con il musicista tunisino Ratchopper (e il suo amico alieno Richolino a coadiuvare il direttore d’orchestra) e che terminava con L’italiano di Toto Cutugno, piazzandosi quarto nella serata delle cover e dei duetti.
Il musicista Ghali Amdouni, nato a Milano trent’anni fa da genitori tunisini, ha affidato ai social la spiegazione della sua scelta: “Amo e credo in questo Paese che ripudia la guerra per Costituzione. Sono nato in Italia, mi sposerò in Italia, i miei figli saranno Italiani, morirò in questo Paese. Sono anch’io un Italiano Vero”.
Il medley conteneva parti di tre canzoni: Bayna, Cara Italia, L’Italiano e per ognuna il musicista ha spiegato il senso di inserirla. “Bayna mi ha permesso di mantenere la promessa di cantare in arabo sul palco di Sanremo. Grazie a Bayna e a Mediterranea abbiamo salvato delle vite nel nostro mare – ha spiegato -. Cara Italia ha portato un arabo in tutte le case degli italiani. L’Italiano di Toto Cutugno è l’unica canzone italiana che mia madre cantava quando ero bambino ed è l’ultimo ricordo che ho dei miei genitori insieme. Penso sempre di rappresentare quei ragazzi di quartiere con genitori che hanno faticato tanto per crescerli”.
Bayna è la canzone di apertura del suo album Sensazione Ultra (2022) e ha ispirato il nome della rescue boat donata dall’artista a MEDITERRANEA Saving Humans. Prima di lasciare il palco, Ghali ha salutato la madre: “Ti voglio bene, ti amo”. E il pubblico sia in italiano che al modo dei musulmani: “Ciao. Salam-Aleikum”.
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