Borsa: Europa debole, Germania in recessione, Milano -0,1%

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Borse europee deboli con la Germania in recessione per la prima volta dopo gli anni della pandemia da Covid 19. Il calo dello 0,3% del Pil, in linea con le stime, ha spento gli entusiasmi manifestati dagli investitori in Asia per l’attesa di un taglio dei tassi Usa. Milano e Madrid cedono lo 0,1%, fanno peggio Parigi (-0,4%), Francoforte (-0,25%) e Londra (-0,2%). Pochi gli scambi, per soli 0,8 miliardi di euro di controvalore a Milano, nel giorno della chiusura di Wall Street, che festeggia oggi il Martin Luther Kong Day. Tensione sui titoli di stato, con il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi poco sopra i 156 punti, ma il rendimento annuo italiano in crescita di 6,7 punti al 3,79%, e quello tedesco di 4,9 punti al 2,23%. Stabile il dollaro a 0,91 euro e 0,78 sterline. Prosegue il calo del greggio (Wti -1,35% a 71,7 dollari al barile) e del gas naturale (-5,29% a 30,3 euro al MWh) con gli stoccaggi europei in grado di fronteggiare i problemi dovuti alle tensioni sul Mar Rosso.
    Cedono i bancari Hsbc (-2,46%) e Lloyds (-1,66%), per effetto del taglio delle raccomandazioni degli analisti di Exane e Bofa.
    Riducono il calo Banco Bpm (-0,98%) ed Mps (-0,92%), girano in positivo invece Unicredit (+0,55%), Bper (+0,28%) e Intesa (+0,17%). In controtendenza Commerzbank (+1,59%), debole invece Deutsche Bank (-0,56%), che secondo Bloomberg valuta possibili operazioni straordinarie, senza però aver avviato ancora nulla.
    Segno meno per Eni (-0,24%) e TotalEnergies (-0,15%), poco mosse invece Shell (-0,03%) e Bp (+0,1%). Scivola Saipem (-2,14%), esclusa per 2 anni da nuovi contratti pubblici in Brasile a causa di presunte irregolarità per una commessa del 2011.
   
   

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