“Avrebbe fatto meglio a rimanere in cucina, il calcio non fa per donne”: il post sessista è del preside del liceo, lo stupore della città

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“Se stava in cucina a preparare tagliatelle, non si sarebbe fatta male. Non si offende nessuno a dire che le donne non appartengono al mondo del calcio”. Fa discutere, ancora, l’ennesimo commento sessista rivolto alla guardalinee spagnola Guadalupe Porras, diventata virale suo malgrado a fine febbraio con video e foto del suo volto insanguinato dopo un incidente a bordocampo, uno scontro con la telecamera di un cameraman fuori posizione durante Betis-Athletic Bilbao. Se non è nuovo il tenore del commento, solo uno tra i tanti che in queste ultime settimane hanno travolto la guardalinee con offese di ogni tipo, arrivato pure in differita di giorni rispetto all’infuriare della polemica, a sorprendere è però l’autore. Ovvero Paolo Auricchia, preside del Liceo Scientifico Vieusseux di Imperia, tra le istituzioni culturali della città ligure, che sui social non solo ha difeso la propria posizione, ma pure rilanciato.

Su Linkedin, il preside imperiese è tornato sull’episodio dello scorso 27 febbraio commentando un’immagine del voto ferito della guardalinee. “Si vabbè, però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male, tesoro”. Un post diventato un caso anche nella comunità scolastica, nello stupore generale, che in città si segnala essere stato portato all’attenzione dell’Osservatorio per la Parità di Genere, e soprattutto ha riacceso la polemica sui commenti sessisti in rete delle ultime settimane.

“Sconforta constatare che chi guida il cammino di formazione di centinaia di cittadini, prima che studenti, non veda alcun problema nell’esprimersi con tale disprezzo e approssimazione –fa notare il capogruppo del Pd in Comune, Edoardo Verda – Quando nemmeno colui che conduce una scuola, luogo dove si dovrebbe istruire al rispetto e all’uguaglianza, si rende conto della gravità di queste affermazioni il problema non è solo di chi le pronuncia ma della cultura nella quale si vive”. Parole davanti alle quale Auricchia pare non essersi pentito, però. Anzi.

“La gente non ammette che altri possano essere di opinioni diverse da quelle di tendenza. Non si offende nessuno a dire che le donne non appartengono al mondo del calcio, tanto è vero che fino a una quindicina di anni di fa non ne facevano parte e questo non vuol dire che i nostri padri o i nostri nonni fossero dei trogloditi. È il libero pensiero e si devono accettare le opinioni di tutti, senza insultare nessuno. Poi, del resto, sui social si scrive un po’ di tutto. Non vedo il perché di tanto clamore”, ha spiegato Auricchia, intercettato dalla testata locale Imperiapost.

Tanto da portare gli stessi studenti del suo liceo ad annunciare una manifestazione di piazza, prevista domani, lunedì, per chiederne le dimissioni. “Dopo esserci consultati tra di noi, come protesta verso le parole allucinanti del preside Auricchia, – fanno sapere i rappresentanti degli studenti – abbiamo deciso di optare per un corteo pacifico che partirà da davanti alla scuola alle ore 7 e 50 e proseguirà prima sotto il provveditorato in piazza Roma, per chiedere le dimissioni del preside e successivamente il corteo si sposterà davanti al Comune. Le parole del preside non possono e non devono passare in sordina, quindi nessuno entrerà a scuola domattina”.

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