Maccarani torna direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica

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Sanzionata a settembre con un’ammonizione dal Tribunale della Federginnastica per gli abusi psicologici e verbali a Desio e ancora sotto indagine dalla procura ordinaria di Monza, Emanuela Maccarani è tornata lo stesso ad assumere la carica di direttrice tecnica della Nazionale di ginnastica ritmica italiana. Dal ruolo era stata sospesa a gennaio scorso dal presidente federale Gherardo Tecchi, che lo aveva assunto in prima persona dopo lo scandalo che ha travolto l’allenatrice e il mondo della ginnastica raccontato da Repubblica, con le denunce di alcune ex atlete. A Maccarani aveva lasciato ‘solo’ il compito di allenare le Farfalle, una mansione riduttiva per l’istruttrice che ora, dopo quasi un anno, torna nella doppia veste.

A decidere e annunciare il ritorno al passato, durante il consiglio federale di oggi dove c’era anche qualche membro non proprio contento, è stato proprio il presidente Tecchi, che aveva questo potere ai sensi dell’art.16 comma 1 dello Statuto, previa consultazione numero uno del Coni Giovanni Malagò. Tecchi ha poi informato della riassegnazione dello stesso ruolo a Maccarani, che è ancora sotto indagine dalla Procura di Monza. Ecco perché stupisce il tempismo della decisione di Tecchi, che non ha aspettato la fine della vicenda con i tempi della sentenza ancora incerti. La palla ora al Gip di Monza che, respinta la seconda richiesta di proroga della procura, ha finito di esaminare il materiale dei cellulari sequestrati e a breve si pronuncerà: le strade sono due, archiviazione o rinvio a giudizio di Maccarani e della sua assistente, Olga Tishina. Se dovesse andare a processo, sarebbe un clamoroso autogol del numero uno della Federginnastica.

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