Presenza record di lobbisti delle fonti fossili a Cop 28

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E’ quadruplicato quest’anno rispetto all’anno scorso ed è comunque un numero record, alla 28/a Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (Cop28) in corso a Dubai, la presenza di lobbisti legati ai produttori di combustibili fossili. Lo ha calcolato Kick Big Polluters Out indicando che almeno 2.456 lobbisti dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) hanno avuto accesso alla Cop28.
    In un anno in cui le temperature globali e le emissioni di gas serra hanno infranto i record, spiega Kbpo (che è una coalizione di oltre 450 organizzazioni in tutto il mondo che chiede la fine dell’influenza delle aziende produttrici di combustibili fossili nella politica climatica), c’è stata un’esplosione di lobbisti dei combustibili fossili che si sono diretti ai colloqui delle Nazioni Unite, con un numero di accessi quasi quattro volte superiore a quello concesso l’anno scorso. Questo aumento, rileva la coalizione, coincide con una Cop in cui i combustibili fossili e la loro progressiva eliminazione rappresentano un punto focale.
    Aumenta, intanto, scrive Kbpo, la crescente richiesta da parte dei paesi del Sud del mondo, dei funzionari pubblici, dei collegi elettorali delle Nazioni Unite e della società civile in generale di espellere gli inquinatori dai colloqui.
    “Ci sono molti più lobbisti dei combustibili fossili a cui è stato consentito l’accesso alla Cop28 rispetto a quasi tutte le delegazioni nazionali”, calcola Kbpo indicando 3.081 persone portate dal Brasile (che dovrebbe ospitare la Cop30) e dagli Emirati Arabi Uniti, che come ospite della Cop28 ne hanno portati 4.409.
   

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