È la modella ucraina Anna Kraevskaya la seconda vittima della Ferrari che si è schiantata a 200 all’ora nel Vercellese

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Manca ancora la conferma dall’analisi del Dna ma è stata praticamente identificata anche la seconda vittima del terribile schianto che la domenica di Pasqua, alle 13, ha coinvolto Hysni Qestaj, in arte “Dj Style Q”, 40 anni, residente a Villeneuve, in Svizzera, al volante della Ferrari Gtc4, andata in fiamme dopo lo schianto a 200 all’ora contro il guard rail a protezione della bretella autostradale che collega Ivrea a Santhià.

Accanto a lui era seduta la giovane fotomodella ucraina Anna Kraevskaya. Ad aiutare gli investigatori della polizia stradale a identificare il corpo è stata la denuncia di scomparsa presentata alla polizia svizzera dagli amici della ragazza.

Gli agenti elvetici hanno trasmesso il nome alla polizia italiana, che in 48 ore sono riusciti a restituire un nome e un cognome ai due corpi straziati dalla violenza dell’impatto.

Secondo le prime ricostruzioni poche ore prima dell’incidente aveva messo dischi in un club svizzero. Sposato e padre di due figli di 11 e 14 anni, ha perso la vita assieme alla modella che gli sedeva accanto.

La fuoriserie viaggiava in direzione del confine con la Svizzera.

La procura di Vercelli ha comunque disposto l’identificazione dei corpi carbonizzati attraverso il test del Dna. Sul posto oltre agli agenti della stradale sono arrivati anche i medici del 118, i vigili del fuoco, ma non c’è stato nulla da fare.

La Ferrari, che avrebbe perso aderenza con l’asfalto a causa della velocità, senza il coinvolgimento di altri automobilisti, nell’urto si è spezzata a metà e una delle ruote anteriori è rimbalzata sul prato, a decine di metri di distanza.

Il muso dell’auto è praticamente scomparso. Si è accartocciato nello schianto, ed è stato consumato dal rogo che ha avvolto le lamiere. È rimasta intatta solo la parte posteriore del bolide sul quale viaggiavano i due passeggeri.

Qestaj, in Kosovo, lascia una moglie e due figli di 11 e 14 anni.

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