Omicidio di Giulia Tramontano, gli investigatori in aula: “Scena preparata, è stato drammatico”. Impagnatiello abbassa la testa davanti alle immagini del corpo

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Le tracce nel bagagliaio della T-Roc, il sangue sul pianerottolo di casa. E il corpo di Giulia Tramontano quando viene ritrovato dietro una fila di box in via Monte Rosa, a Senago. E’ la seconda udienza del processo ad Alessandro Impagnatiello, l’ex barman in carcere per il femmicidio di Giulia.

Oggi vengono ascoltati i carabinieri che hanno condotto le indagini. Mentre parla il maresciallo Pasquale Afeltra, vengono mostrate le slide.Tutta l’aula ammutolisce quando viene mostrata la vittima. L’imputato, nella “gabbia”, trema e abbassa ancora di più la testa, sempre china.

Non sono presenti la mamma e la sorella di Giulia, perché futuri testimoni al processo. Non ci sono nemmeno il padre e il fratello della donna. Anche per evitare loro il dolore provocato da queste immagini.

“Amore mio, oggi si parlerà di te, di come siete stati strappati alla vita, di come con tutte le tue forze hai cercato la verità a costo della vostra splendida vita. Tu sarai sempre per noi la nostra immensamente Giulia e Thiago il nostro angelo. Lotteremo per te fino all’ultimo”. Sono queste le parole che Loredana, mamma di Giulia Tramontano, ha voluto dedicare alla figlia.

“Nulla ci restituirà Giulia, abbiamo gridato a voce alta, lo faremo ancora affinché sia fatta giustizia per lei e Thiago” scrive invece papà Franco sempre su Instagram. La mamma e la sorella Chiara testimonieranno nella prossima udienza (7 marzo), quindi non possono partecipare all’udienza di oggi con cui si apre formalmente il dibattimento.

Delitto Tramontano, gli investigatori e la premeditazione: “Scena preparata. È stato drammatico”

“Ci sono evidenze che riguardano gli accessori di casa, il tappeto e il divano”, spiega il maresciallo Afeltra, rispondendo alle domande della pm Alessia Menegazzo e dell’aggiunta Letizia Manella. Parla di una “scena preparata”, dunque di un delitto premeditato. Sono state rinvenute “tracce di sangue sotto il tappeto ma non sopra. Anche il divano, vicino al tappeto, era negativo al luminol”. Antonio Caretti, comandante della stazione dei carabinieri di Senago, ha spiegato come dopo l’iniziale denuncia di scomparsa presentata da Impagnatiello, i militari sono andati in casa della coppia (a bordo dell’auto dell’ex barman). “Subito ho notato un forte odore di benzina provenire dal bagagliaio”. Una volta in casa, “anche in bagno ho sentito un forte odore di benzina”. All’inizio Impagnatiello racconta di avere soltanto un appartamento e una cantina, senza nominare il box, dove in una delle fasi dopo il femminicidio aveva nascosto Giulia. Ricorda i sacchetti per l’immondizia gialli presenti sul ballatoio, come quelli che avvolgevano il cadavere al momento del ritrovamento. “Vi posso assicurare”, ha aggiunto, “anche se ho i capelli bianchi, che è stato drammatico”.

Femminicidio Tramontano, le ricerche sul veleno di Impagnatiello mentre la aspetta in aeroporto

Impagnatiello uccise Giulia il 27 maggio del 2023. Dopo le coltellate cercò di bruciare il corpo nella vasca da bagno. In aula viene ricordata una ricerca fatta col cellulare: “Ceramica bruciata vasca”. E un’altra ricerca, fatta nei giorni successivi, quando i carabinieri hanno setacciato col luminol la sua macchina: “Rimuovere macchie di sangue”. Già dal dicembre 2022, inoltre, cercava informazioni online sul veleno per topi, ricerche andate avanti fino a maggio. Tra le altre cose ha cercato: “Veleno per topi necessario per uccidere una persona”. Ricerche che non si fermano nemmeno il 5 febbraio, a Malpensa, mentre Impagnatiello attendeva Giulia che tornava da Napoli.

La chat di Giulia Tramontano con la fidanzata parallela: “Lui perderà tutto, lo giuro su mio figlio”

Quel pomeriggio del 27 maggio, poche ore prima del femminicidio, Giulia incontra A., la ‘fidanzata parallela’ di Impagnatiello. Prima si scambiano dei messaggi, Tramontano sa ormai tutta la verità. Scrive Giulia all’altra ragazza: “Non ai perso nulla, è un pezzo di m.., adesso perderà tutto piano piano, lo posso giurare su mio figlio. Assisterai al suo fallimento vitale. Quindi ti prego caccia tutte le prove che hai”. Le due donne si incontrano, Impagnatiello non va. Aspetterà invece la compagna nell’appartamento di Senago, dove poi la ucciderà.

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