Bonucci: “Allenerò la Juventus. Contro mio figlio malato tanto odio sui social, è orribile”

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TORINO — Da una parte Giorgio Chiellini, pronto ad appendere le scarpe al chiodo e tornare alla Juventus dietro la scrivania, dall’altra Leonardo Bonucci, ancora in campo con l’Union Berlino ma con un desiderio ben preciso: “Mi piacerebbe allenare in futuro la Juventus”. La loro storia in bianconero si è interrotta in modo diametralmente opposto, eppure nonostante le frizioni e le polemiche per l’addio di Leo, il centrale ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca raccontando il suo passato, tra successi e delusioni fino al brusco saluto. Dando anche un’indicazione sul suo futuro: “Tornare è uno dei miei obiettivi – ha spiegato -. Voglio fare l’allenatore e se riuscissi a diventarlo nell’élite, la Juve è uno dei club che mi piacerebbe allenare. La Juventus è una parte cruciale della mia vita. Sono grato ad Andrea Agnelli, Marotta, Paratici, Nedved, riferimento silenzioso. E all’allenatore che più mi ha cambiato e aiutato a crescere: Antonio Conte“.

Bonucci, il passato è alle spalle

Messo sul mercato dalla Juventus in estate, dopo che, secondo quanto riferito dalla società, era stato avvisato in primavera di non rientrare più nei piani tecnici del club, Bonucci ha lasciato Torino tra le polemiche, non risparmiando frecciate alla squadra con cui ha vinto tanto. Un momento difficile che ormai è alle spalle: “Tutti sapevano quale fosse il mio desiderio, ma vivo questo momento con serenità e maturità. Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo quest’estate. Bisogna andare avanti, guardare avanti”. Senza però dimenticare il passato in bianconero, definito dallo stesso Bonucci meraviglioso: “Volevo chiudere la mia carriera alla Juve. Sono fiducioso di aver dato sempre il massimo, ho sempre cercato il massimo per la squadra. Ogni settimana parlo con molti dei miei ex colleghi. Ciò fa capire che ero una persona importante nello spogliatoio: amicizia con i veterani e riferimento per i giovani”.

Il presente di Bonucci a Berlino

Oggi Bonucci vive a Berlino mentre la famiglia è rimasta a Torino. Sono proprio gli affetti il motivo per cui avrebbe voluto finire la carriera alla Juventus e quello che oggi gli manca di più in Germania: “È stato un grande cambiamento nella mia vita. Sono solo, la mia famiglia vive a Torino, il primo mese e mezzo è stato difficile. Mi sono ritrovato solo in una città a me totalmente sconosciuta. Piano piano ho imparato a conoscere persone, luoghi, un buon gruppo nella squadra. Oggi è tutto più facile”. Ci sono stati momenti difficili, come la crisi di qualche settimana fa: tecnica per la squadra e personale vista la panchina in Champions contro il Napoli. Il rapporto con Urs Fischer era ai minimi termini: “Ma ora posso dire che sto bene, sono felice, mi godo questa esperienza. E la speranza che con la vittoria di sabato scorso si ritrovino gli obiettivi che ci eravamo posti a inizio stagione. Il percorso è stato complicato, ma nel calcio non bisogna mai dire mai”.

La Spagna nella carriera di Bonucci

Inevitabile per Marca, principale quotidiano sportivo spagnolo, approfondire la questione della finale persa a Berlino nel 2015 contro il Barcellona, raggiunta dopo aver eliminato le Merengues in semifinale: “Eliminare il Real quell’anno è stato uno dei miei momenti più belli con la maglia della Juventus. Li abbiamo battuti con il gol dell’ex Morata al Bernabéu. Eravamo quasi ragazzini ed è stata una grande conquista. In finale arrivò il Barcellona, per me il migliore della storia”. Due anni dopo la Juventus tornò in finale, questa volta contro il Real, venendo sconfitta 4-1: “C’è stato un momento in cui ero molto vicino a diventare un giocatore del Real Madrid, un sogno. Ho una grande ammirazione per il gran numero di campioni che sono passati per il club. E poi hanno un grande maestro in panchina come Ancelotti. Era l’estate del 2017, dopo che ci batterono in finale a Cardiff. Le trattative tra il mio agente e il Real Madrid si sono intensificate molto ma non abbiamo chiuso. Alla fine hanno cercato un giocatore più giovane”.

Bonucci: “Oggi mio figlio sta bene”

Il difensore italiano ha poi ripercorso alcuni momenti difficili della sua vita privata. Tra cui i problemi di salute del figlio. “Sono esperienze che ti fanno capire le priorità della vita. Non importa quanto a volte pensiamo di essere diversi, niente di tutto ciò. Siamo tutti uguali. Il male non guarda in faccia a nessuno. Siamo stati fortunati. Eravamo al momento giusto e nel posto giusto. Grazie all’intervento dei medici dell’ospedale Regina Margherita, Matteo oggi è un bambino sanissimo, capace di fare tutto ciò che può fare un bambino della sua età. Naturalmente bisogna prendere alcune precauzioni. Ripeto: siamo stati molto fortunati. Questo ti dà un altro modo di vedere tutto. Ti dà forza, guardi la famiglia in modo diverso. Cambia le tue priorità nella vita”.

Bonucci: “Violenza social verso mio figlio”

Giorni tosti per la famiglia Bonucci. “Vivevamo in un periodo orribile. Davvero orribile, e sui social non c’è limite a nulla. Sono terrorizzato da ciò che potrebbe attendere i nostri figli in futuro. Chiunque si sente libero di criticare, insultare. Le persone fanno il male pensando di non danneggiare gli altri. E non è così. Prima di scrivere, se dobbiamo scrivere, dovremmo pensare cosa vivremmo dall’altra parte. Agire con meno leggerezza. Spero che si raggiunga il contrappeso a quella violenza. Perché è violenza, ed è enorme. L’ho vissuto nella mia carne. Ho un carattere duro, testardo, difficile da ferire. Ma ci sono cose che ti lasciano un segno dentro. Puoi essere coraggioso al lavoro, ma potrebbe arrivare un giorno in cui cadi e diventi depresso. Non c’è vergogna nel chiedere aiuto. Spero davvero che in futuro si possa mettere un contrappeso a quella parte orribile del mondo in cui viviamo oggi”.

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