Ricci “Propaganda da irresponsabili. I problemi delle città sono altri”

Pubblicità
Pubblicità

ROMA — «Non è una richiesta dei Comuni, e non è mai stata una battaglia dell’Anci. È una trovata propagandistica del centrodestra». Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, presidente di Ali (Autonomie Locali Italiane) e componente del Consiglio Nazionale dell’Anci, boccia senza appello l’ipotesi di un nuovo condono edilizio, prospettata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «Chi parla di condono non solo è irresponsabile, ma non ha ben chiare le esigenze delle città italiane».

Secondo il Mit il condono serve per alleggerire il «consistente aggravio amministrativo a carico degli uffici comunali». Non è così?

«Io faccio il sindaco, e posso dirle che già oggi nelle norme c’è la possibilità di sistemare le piccole difformità edilizie, non c’è alcuna emergenza, e non c’è bisogno di una norma nazionale. Semmai in questo momento a frenare il mercato sono i tassi d’interesse alti. Mentre c’è sicuramente un’emergenza affitti, visto che il governo ha deciso di non rifinanziare il fondo per aiutare le famiglie in difficoltà. Quello che servirebbe veramente è un grande piano di edilizia pubblica».

Non è il tema che si sta affrontando al tavolo del Mit, insieme ad Anci, agli ordini professionali e alle associazioni di categoria?

«Sì ma noi abbiamo bisogno di portare avanti con risorse vere i piani di rigenerazione urbana delle nostre città. C’è il Pnrr, dove, dopo mesi di balletto, finalmente Fitto ha ridefinito le fonti di finanziamento, ci sono i Pinqua dove basta scorrere la graduatoria e finanziare i progetti già approvati, ci sono i bandi per le periferie, i fondi di coesione. Se io fossi Salvini cercherei ulteriori risorse per la rigenerazione urbana e per aiutare le persone in difficoltà con mutui e affitti, è quella la vera emergenza».

Non quindi le difformità edilizie?

«Quella proposta mi sembra da una parte un modo disperato di differenziarsi in vista delle elezioni europee: Salvini ha bisogno di dire che esiste. Dall’altra è lo stesso metodo con il quale da sempre la destra si presenta alle elezioni: promette di abbassare le tasse (che invece aumentano, come è successo adesso, con un calo risibile dell’Irpef e il ritorno delle accise sulla benzina) oppure promette di sanare le irregolarità con un condono. È il solito atteggiamento che considera le persone oneste dei fessi, e strizza l’occhio ai furbi».

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *