“L’aglio cinese una minaccia alla sicurezza Usa”: l’allarme di un senatore della Florida

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NEW YORK – Il senatore repubblicano della Florida Rick Scott ha scritto alla segretaria al Commercio Gina Raimondo per mettere in guardia Washington da una nuova minaccia: l’aglio cinese. La Cina è il più grosso esportatore di aglio fresco e gli Stati Uniti sono tra i maggiori consumatori. Ma il commercio di questa popolare pianta bulbosa è da anni al centro di una battaglia tra i due Paesi. Gli americani accusano i cinesi di aver inondato il mercato di aglio, finendo per far crollare il prezzo e danneggiare i coltivatori di California, Oregon, Nevada, Washington e New York.

Fin dalla metà degli anni ’90 gli Stati Uniti hanno adottato una politica di dazi per limitare le importazioni e sotto l’amministrazione Trump era state aumentate le tariffe sui prodotti di importazione. Ma nella sua lettera il senatore Scott va oltre, citando problemi di salute e accusando la Cina di usare feci umane per fertilizzare i campi. “La qualità e la sicurezza dell’aglio coltivato in Paesi stranieri, soprattutto quello nella Cina comunista, presenta preoccupazioni a livello di salute pubblica”. Scott si riferisce alla pratica di coltivare l’aglio in condizioni igieniche precarie, tra cui l’uso di liquami per fertilizzare i terreni e che sarebbe “ben documentata” da alcuni video finiti sulla rete e rilanciati da blogger che si occupano di cucina.

In uno, diventato virale, il blogger Bobby Parish spiega come distinguere l’aglio cinese da quello americano: il primo si presenta bianco candidato perché ripulito con la varichina, mentre quello coltivano in Usa ha i filamenti di terra.

Il senatore ha chiesto al dipartimento del Commercio di agire e avviare un’indagine sui metodi di coltivazione. “La sicurezza nell’alimentazione – ha aggiunto – è un’emergenza esistenziale che pone minacce gravi alla nostra sicurezza nazionale, alla prosperità economica e alla salute pubblica”. Secondo i ricercatori della canadese McGill University “non ci sono prove” che i cinesi usino davvero i liquami come fertilizzanti, ma anche se fosse, aggiungono, “così come i rifiuti animali, seppure non appaiano così invitanti, sono molto più sicuri di quello che possiate pensare”. “L’urina – scrivevano i ricercatori di McGill University nel 2017 – è normalmente priva di agenti patogeni che provocano malattie, mentre i terreni aiutano a filtrare e a pulire i batteri trovati nelle feci”. La parte esterna dell’aglio, secondo l’università canadese, “è in grado di evitare la penetrazione” dei liquami nel bulbo. “Naturalmente – consigliano – è una buona idea lavare l’aglio prima di usarlo, qualsiasi sia la sua provenienza. Immergerlo in acqua bollente è un sistema sicuro”.

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