Più infortuni (+6,8%) e morti (+4,7%) sul lavoro a gennaio

Pubblicità
Pubblicità

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto nel primo mese del 2024 sono state 42.166 (+6,8% rispetto al gennaio 2023), 45 delle quali con esito mortale (+4,7%). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 6.218 (+30,7%).
    Lo comunica l’Inail. 

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail – spiega l’Istituto – sono comunque in diminuzione del 26,8% sul 2022, in aumento del 7,6% sul 2021, in calo del 9,3% sul 2020 e del 12,1% rispetto al 2019. I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per il primo mese di quest’anno un incremento rispetto a gennaio 2023 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 34.248 del 2023 ai 36.414 del 2024 (+6,3%) sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, passati da 5.245 a 5.752 (+9,7%).

A gennaio 2024 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un aumento del 4,2% nella gestione Industria e servizi (dai 30.925 casi del 2023 ai 32.215 del 2024), del 9,1% in Agricoltura (da 1.545 a 1.685) e del 17,7% nel Conto Stato (da 7.023 a 8.266). L’aumento che emerge dal confronto di mese tra il 2023 e il 2024 è legato sia alla componente femminile, che registra un +3,3% (da 15.131 a 15.631 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +8,9% (da 24.362 a 26.535). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,3%) sia quelli extracomunitari (+11,9%), mentre i comunitari registrano un calo del 3,0%. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel mese di gennaio 2024 sono state 45, due in più di quelle registrate nel primo mese del 2023, una in meno sul 2022, quattro in più sul 2021, sette in meno sul 2020 e una in più sul 2019. A livello nazionale i dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno evidenziano per il primo mese di quest’anno, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento rispetto a gennaio 2023 solo dei casi in itinere, passati da nove a 12, mentre quelli in occasione di lavoro sono scesi da 34 a 33.

L’aumento ha riguardato l’Industria e servizi (da 37 a 39 denunce) e il Conto Stato (da 0 a 1), mentre l’Agricoltura passa da sei a cinque decessi. Oltre la metà dei casi mortali (27 su 45) è avvenuto nel Nord con un aumento di 5 casi sullo stesso periodo del 2023. L’aumento rilevato nel confronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024 è legato solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da tre a cinque, mentre quella maschile è stabile con 40 decessi in entrambi i periodi. In aumento le denunce dei lavoratori italiani (da 31 a 32) e comunitari (da 2 a 4), mentre diminuiscono quelle degli extracomunitari (da 10 a 9). Dall’analisi per classi di età emergono aumenti degli incidenti mortali in particolare tra i 45-54enni (da 9 a 21 casi) e tra i 60-69enni (da 7 a 9) mentre si registrano diminuzioni tra gli under 35 (da 11 a 4) e tra i 55-59enni (da 11 a 7).

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source