Civici, indipendenti, professionisti, meglio se celebri e riconoscibili. Fanno parte dei rumors che puntualmente circolano prima di ogni elezione, soprattutto se la tornata che si avvicina offre la rara facoltà di scrivere nome e cognome del candidato sulla scheda elettorale. Nella Lega si pensa a Vannacci, ma l’ipotesi agita l’ala nordista in rivolta contro Salvini. Anche a sinistra gli esterni hanno riacceso lo scontro interno, con la minoranza del Pd in subbuglio contro l’Isola dei famosi (copyright Pina Picierno) delle candidature esterne ipotizzate dalla segretaria Elly Schlein.
Annunziata al Sud con il Pd
Finora l’unica candidatura civica certa è quella di Lucia Annunziata, che correrà come capolista al Sud. Di ipotesi, invece, se ne fanno molte: da Gino Cecchettin (duramente smentita dal diretto interessato) a Chiara Valerio. E in parte sono frutto dello schema con cui la segretaria aveva immaginato di stilare le liste: 5 capolista donne, tutte civiche, con un big uomo in seconda piazza e la segretaria terza. Si tratta del cosiddetto ‘panino’, subito però stoppato dalla minoranza perché non avrebbe fatto altro che scippare il primo posto in lista a iscritti e uscenti.
Tarquinio agita i dem. Strada verso la candidatura
Il ‘panino’, seppur archiviato, è indicativo della volontà dei vertici dem di puntare su una buona dose di candidati provenienti dalla società civile. In questo senso si discute molto di Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire. E anche qua le divisioni non mancano. Il giornalista di estrazione cattolica non piace per le posizioni sulla guerra in Ucraina e, allo stesso tempo, per le sue idee – non proprio progressiste – sui diritti civili.
Se sempre nel Pd è saltata l’ipotesi Ilaria Salis, certa è invece la candidatura di Cecilia Strada – figlia di Gino, fondatore di Emergency – nella circoscrizione Italia Nord-Ovest.
Ipotesi Di Maggio per FdI. Lega divisa su Vannacci
Nessuna smentita, invece, è arrivata da Domenica Di Maggio, mamma di Giovanbattista Cutolo detto ‘Giogiò’, il giovane musicista ucciso in strada a Napoli. Anzi, la donna si era detta pronta a dire sì dopo che il suo nome aveva cominciato a circolare come possibile quota civica nelle liste di Fratelli d’Italia.
Nella Lega, invece, è scontro su Roberto Vannacci: Salvini lo vorrebbe in squadra, ma un pezzo del partito, quello che rivendica l’anima nordista abiurata dal segretario, non ne vuole sapere. Per il leader, il consenso del generale potrebbe aiutare la lista della Lega ad evitare il flop (e il conseguente processo politico a Salvini), ma i duri e puri del Carroccio sono stanchi della virata a destra impartita negli ultimi anni e dunque fanno muro.
Il M5s candida Antoci
Nei giorni scorsi Conte ha annunciato la candidatura di Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi. Civico e, soprattutto, profilo antimafia. Correrà come capolista nella circoscrizione delle Isole. Per il resto, però, il Movimento pare essere piuttosto in difficoltà nella stesura delle liste, specie nella sua componente civica. Lo stesso Tarquinio era dato come possibile candidato con il M5S, ma pare che le sirene dem abbiano avuto la meglio. Come scrive La Stampa, anche la sociologa Chiara Saraceno sarebbe stata sondata senza successo per una candidatura nel Nord-Ovest. In pole c’è solo Pasquale Tridico, ex presidente Inps in quota 5s e presidente della scuola di formazione politica voluta da Conte. Tutto, insomma, meno che un civico.
Azione candida Leonardo Lotto
Il primo civico annunciata da Carlo Calenda è il 25enne Leonardo Lotto. “Un giovane di straordinario talento e caparbietà”, ha detto leader di Azione. Rimasto in sedia a rotelle dopo un incidente in Australia, Lotto nel febbraio scorso è stato nominato da Mattarella Cavaliere al merito della Repubblica “per aver con un messaggio raccontato il suo necessario cambio di vita e l’importanza del valore della libertà e di chi ha lottato per garantirla”. Sarà candidato nel Nord-Ovest.
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