Virzì abbandona la presentazione di “Un altro Ferragosto” a Torino: “Proiettano male”. Il gestore Troiano: “Lo querelo”

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Scusate tanto, evitate di andare a vederlo qui”. Una scritta, a pennarello sulla locandina di “Un altro Ferragosto” esposta al Cinema Ambrosio, firmato Paolo Virzì.

È successo ieri sera nella storica sala di corso Vittorio Emanuele dove il regista livornese, che in città ha diretto anche il Torino Film Festival, era venuto a presentare il suo “Un altro Ferragosto” che ventotto anni dopo riporta sullo schermo i protagonisti di “Ferie d’agosto” del 1996.

“Credo che abbiate diritto al rimborso del biglietto – ha detto il regista al termine della proiezione – Magari ve lo vengo a ripresentare un’altra volta, perché sono stupito che a Torino possano proiettare in modo così scadente. Scusate davvero tanto”.

Il regista si è lamentato prima del volume e poi del vetro sporco della camera di proiezione, aggiungendo che sarebbe bastato pulirlo. “Non è il mio film – ha aggiunto – Il Cinema Ambrosio era un cinema bellissimo, non so cosa sia successo”.

Non è servito neanche che qualcuno tra il pubblico gli abbia detto di essersi goduto lo stesso la proiezione, pur chiedendosi se alcune scelte di luce fossero state fatte per rimandare al film del 1996. “Se avete voglia di chiacchierare usciamo fuori dal cinema Ambrosio perché non merita la nostra presenza”.

Poi armato di pennarello e circondato dagli spettatori increduli ha invitato gli spettatori a non vedere il suo film all’Ambrosio, aggiungendo: “Proiezioni annullate! Andate a vederlo in un cinema decente!”.

“Non ho nulla da rispondere a chi fa una cosa del genere” commenta l’esercente Sergio Troiano, con cui Virzì ha avuto un duro scontro verbale in strada. “Risponderanno i miei avvocati perché ho intenzione di querelarlo per diffamazione”.

Il gestore, attore e produttore, sottolinea come la sua sia una delle sale preferite dai registi per presentare le proprie pellicole. “Chiedetelo a Garrone, Cortellesi o Ramazzotti, che negli ultimi sono stati da noi a presentare un film com’era la proiezione. Lo stesso Virzì era venuto qualche anno fa a presentare “Ella&John” ed era rimasto entusiasta”.

Cos’è cambiato allora? “Bisognerebbe chiederlo a lui. Forse è che il suo film sta andando male. Da noi ieri c’erano 128 spettatori, più di cinque volte quanti ce n’erano negli altri cinema torinesi”.

Intanto il film è stato rimosso dalla programmazione della sala come richiesto dal regista.

“Dispiace perché la nostra è una sala che ha sempre difeso il cinema italiano. Dopo il covid siamo stati tra i pochi a rimanere aperti anche in perdita solo per fare uscire il film di Bellocchio” conclude Troiano. “Ho dato tanto per il cinema, questo proprio non credevo di meritarmelo”. Ora la polemica sembra destinata a spostarsi in altre sedi.

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