La pubblicità del pandoro Balocco che è costata un milione a Chiara Ferragni: ecco perché l’Antitrust ha multato l’influencer

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Sanzione di oltre 1 milione alle società riconducibili a Chiara Ferragni e di 420 mila euro a Balocco per pratica commerciale scorretta. Così sembra terminare una vicenda iniziata un anno fa quando fu lanciato sul mercato il pandoro in edizione limitata “griffato” Chiara Ferragni, per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Chiara Ferragni, multa da oltre un milione dell’Antitrust per il caso Balocco

Il pandoro “pink christmas”, realizzato per essere decorato con zucchero a velo rosa e uno stencil per riprodurre sul dolce anche l’occhio del brand dell’influencer e imprenditrice digitale, è stato messo in vendita dall’azienda cuneese lo scorso novembre. Già nel periodo di Natale l’operazione ha iniziato a sollevare polemiche, in particolare tra le prime a porsi il dubbio di quanto ci fosse di commerciale e quanto di beneficenza nell’iniziativa fu un’altra nota influencer, Selvaggia Lucarelli.

In sostanza, si contestava la mancanza di correlazione tra le vendite del pandoro e la percentuale versata al Regina Margherita, per acquistare nuove strumentazioni. Quando oramai Natale era un ricordo, a giugno, il pandoro è finito ufficialmente sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha avviato un’istruttoria nei confronti della Balocco. L’autorità ha contestato una presunta pratica scorretta in relazione all’iniziativa commerciale “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino”.

Per l’Antitrust, nel lancio del pandoro si poteva far intendere al consumatore che con l’acquisto del pandoro avrebbe partecipato a una donazione che sarebbe stata destinata all’ospedale infantile torinese. Questo nonostante la società, alcuni mesi prima, avesse già stabilito l’ammontare della donazione, di circa 50mila euro, e quindi l’andamento delle vendite e la risposta positiva della campagna non avrebbe influito.

Stando all’Antitrust, sia i comunicati stampa che erano stati preparati per lanciare l’iniziativa ma le stesse confezioni del pandoro, che costava oltre 9 euro, potevano far credere al consumatore che acquistando il pandoro avrebbe contribuito alla causa. Proprio il prezzo così alto, oltre due volte e mezzo quello di un pandoro classico Balocco, lasciava pensare che la differenza di prezzo poteva essere giustificata dalla donazione. A questo avrebbero contribuito anche la campagna social di Chiara Ferragni «aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il “Pandoro Pink Christmas” si poteva contribuire alla donazione e che la signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione di euro». In sostanza non era parte del contratto stipulato tra l’azienda dolciaria e l’influencer che la stessa Chiara Ferragni partecipasse alla donazione. Mentre il contributo all’ospedale lo versò Balocco con una somma di 50 mila euro stabilita a prescindere dalle vendite del pandoro.

Così l’Autorità ha avviato un procedimento nei confronti di Balocco e alcune settimane dopo lo ha esteso alle società Fenice e TBS Crew, riconducibili all’imprenditrice.

L’Autorità oggi si è espressa decidendo per le sanzioni per le società riconducibili all’imprenditrice e alla Balocco. Secondo l’Antitrust questa pratica, quindi di un prezzo più alto, ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori facendo leva sulla loro sensibilità verso iniziative benefiche, in particolare quelle in aiuto di bambini affetti da gravi malattie, violando il dovere di diligenza professionale Codice del Consumo e integrando una pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza, Regina Margherita di Torino, riferisce l’Antitrust.

Il Codacons, che in una nota aveva confermato che «a gennaio, a seguito di numerose segnalazioni circa la scarsa trasparenza dell’iniziativa di solidarietà e i dubbi sull’utilizzo dei fondi raccolti presso i cittadini che avevano acquistato il pandoro, ci eravamo rivolti all’Antitrust chiedendo di accendere un faro sulla vicenda», chiede il rimborso del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all’iniziativa. Annuncia che avvierà «una azione legale contro la Balocco e Chiara Ferragni chiedendo ai due soggetti di rimborsare il costo del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all’iniziativa di solidarietà».

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