Dramma Joe Barone: Fiorentina in ansia per il dg di Commisso. Operato al cuore dopo il malore

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MILANO — Il malore nella sua stanza d’albergo, la corsa in ambulanza verso l’ospedale San Raffaele, le ore in terapia intensiva. La Fiorentina è sotto shock per l’infarto che nel pomeriggio di ieri ha colpito Joe Barone, direttore generale viola. Era arrivato da circa due ore nell’hotel Devero di Cavenago di Brianza dove aveva raggiunto Vincenzo Italiano e i suoi giocatori nel ritiro prima della sfida delle 18 contro l’Atalanta. Una gara fondamentale per la classifica dei viola, ancora in corsa per un piazzamento europeo. E il primo incontro ravvicinato con Gasperini, visto che in aprile è in programma la doppia sfida della semifinale di Coppa Italia. Di «condizioni critiche ma stabili» parla il bollettino medico diffuso dal club viola intorno alle 22. Barone è stato già operato al cuore.

Barone ricoverato al San Raffaele

Dopo il pranzo della squadra, al quale non partecipa perché arrivato in treno da Firenze per conto proprio, il dg si trova nella sua stanza d’albergo. Si sente male, ha un forte dolore al petto. Lo riferisce al direttore sportivo Daniele Pradè, che si trova vicino a lui. Parte subito la chiamata al 118, mentre Barone si accascia. Arrivano un’ambulanza e un’auto medica, si procede alla rianimazione. Poi la corsa al San Raffaele mentre lo speaker dello stadio dell’Atalanta annuncia che la gara non si giocherà e che verrà recuperata in data da destinarsi. Arrivano i fischi da parte di alcuni tifosi bergamaschi. La situazione è tesa, le condizioni del dirigente viola gravissime: viene attaccato a un macchinario nel reparto di terapia intensiva diretto dal professor Zangrillo. In ospedale arrivano i dirigenti, il tecnico Italiano, il capitano Biraghi e altri calciatori tra cui Milenkovic e Belotti. Vengono avvisati i familiari: i figli Pietro, Salvatore, Giuseppe e Gabriella. Avvertita la moglie Camilla, che raggiunge il San Raffaele in lacrime intorno alle 20.30. All’esterno tanti cronisti, le tv che illuminano il viale, le mille telefonate dei dirigenti viola sconvolti. Arrivano anche l’amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo, e i procuratori Alessandro Moggi e Davide Lippi.

Il profilo

Joe Barone, il plenipotenziario di Commisso in Italia, chi è il manager italo-americano

La Fiorentina e la morte di Astori

La Fiorentina rivive un dramma. Soltanto sei anni fa, il 4 marzo 2018, sempre in ritiro (a Udine) prima di una gara di campionato, aveva perso la vita il capitano Davide Astori. Solo nella sua camera d’albergo, uno dei momenti più drammatici della storia viola. Soltanto pochi giorni fa, nel corso della sfida contro la Roma (altra sua ex squadra) i tifosi viola avevano ricordato il loro capitano per sempre. Stavolta gli occhi pieni di lacrime sono quelli della moglie Camilla. Tra i dirigenti sotto shock e le lunghe camminate nervose di Italiano, c’è Biraghi, presente anche sei anni fa a Udine. Il capitano rimane a lungo al pronto soccorso, in attesa di novità. «Sono scosso dalla notizia del malore di Joe Barone, auguro al dg viola di superare questo momento di difficoltà» il pensiero del presidente della Figc, Gabriele Gravina. «Un augurio di pronta guarigione. Ci uniamo alla famiglia e al popolo viola nel desiderio di vederlo tornare al più presto», dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. «Forza Joe!», l’incoraggiamento del sindaco di Firenze, Dario Nardella.

I giocatori della Fiorentina preoccupati fuori dall'ospedale. Da sinistra: Terracciano, Biraghi, Belotti, Mandragora e Milenkovic

Chi è Joe Barone

Barone, nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo del 1966, si è trasferito a Brooklyn a otto anni. Si è formato negli Stati Uniti, è diventato un dirigente nel settore bancario e finanziario. Poi ha conosciuto Rocco Commisso, che l’ha assunto prima nella società di telecomunicazioni Mediacom e poi nei New York Cosmos, che Commisso aveva rilevato salvandoli dal fallimento. Barone in poco tempo è diventato il braccio destro del presidente della Fiorentina, comprata nell’estate del 2019 dai Della Valle.

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