“Siete insetti”: il mistero dell’enorme scritta comparsa sui tabelloni della stazione Termini. Stupore tra i passeggeri

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“Siete insetti”. La scritta inquietante, comparsa sui tabelloni elettronici della stazione Termini, ha preoccupato migliaia di utenti e pendolari in arrivo o in attesa di prendere un treno o un volo. Come mostrano alcuni passeggeri con video pubblicati sui social, la scritta si alternava alle indicazioni sulle partenze e le destinazioni dei convogli e degli aerei. A un certo punto, si sgranava tutto e compariva quel “Siete insetti”. Enorme.

All’inizio il timore dei passeggeri è che la stazione fosse vittima di un attacco hacker. D’altronde non sarebbe una novità a Roma: a marzo del 2023 il sito dell’Atac era stato messo ko dai pirati informatici del collettivo NoName, già protagonista di diverse violazioni a siti istituzionali italiani ed europei. Pochi mesi dopo era successo ad altri siti del Comune. Nel 2022 i cyber criminali avevano attaccato anche Ferrovie dello Stato, appunto. Ma questa volta, a quanto pare, non è stata colpa loro.

In realtà si è trattato “solo” di una campagna pubblicitaria di Netflix per lanciare “Il problema dei 3 corpi”, la nuova serie sci-fi uscita giovedì scorso. Lo si capisce perché in piccolo, a un lato, si legge “3BP”: è l’acronimo di “3 Body Problem”, proprio il titolo dell’ultima novità della piattaforma statunitense, uscita il 21 marzo e composta da otto episodi creati dagli autori de “Il trono di spade” David Benioff e D.B. Weiss, insieme ad Alexander Woo (“True Blood”).

Anche nelle stazioni di Milano e di Bologna è comparsa la stessa scritta. E anche quella “Siete intrappolati”, scrive un ragazzo su X. L’iniziativa perfetta, comunque, non è piaciuta a tutti: “Direi tempismo perfetto dopo un attentato e un allarme bomba, siamo proprio dentro a ‘The Truman Show'”, commenta una ragazza. “È la pubblicità di una serie Netflix che solo per questo tipo di promozione non vedrò”, aggiunge ancora una persona rispondendo a chi, sull’ex Twitter chiede informazioni sulla frase inquietante che compare sui tabelloni elettronici.

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