Addio a Davide Ostoni, anima della Cooperativa Abitare e innovatore sociale del nord Milano: morto a 48 anni per un cancro scoperto due anni fa

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La sua qualifica ufficiale era quella di responsabile dell’Ufficio patrimonio della cooperativa Abitare, ma per un’ampia zona di Milano – da Dergano a Niguarda e Affori – il 48enne Davide Ostoni, portato via nei giorni scorsi da un cancro scoperto due anni fa, è stato molto di più.

“Dopo la laurea quadriennale in Scienze politiche con il massimo dei voti, ho conseguito un master in cooperazione e iniziato il percorso lavorativo nel contesto delle cooperative edificatrici di abitanti. Già responsabile di un periodico cartaceo, mi sono occupato fino al 2014 di compravendite immobiliari – si presentava su LinkedIn – Da novembre 2014 responsabile del patrimonio immobiliare di Abitare Società Cooperativa, impresa con oltre 2.700 alloggi in proprietà indivisa. Da aprile 2021 membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Abitiamo con delega alle relazioni istituzionali e comunicazione”.

Il suo bisnonno agli inizi del Novecento fu uno dei fondatori dell’Unione operaia di Affori, una delle tre storiche cooperative del nord Milano che a gennaio del 2011 si sono fuse per costituire Abitare, di cui suo padre Silvio è tuttora presidente.

“Davide era un innovatore sociale, che aveva una storia familiare profondamente radicata in questa parte della città, ma ne ha sempre accolto con grande entusiasmo i cambiamenti, spesso favorendoli con le sue intuizioni” raccontano gli amici.

Com’è successo per esempio con Scamamù, la libreria indipendente di via Davanzati a Dergano, costola del vicino bistrot Mamusca: le libraie di Isola Libri, che erano state costrette a trasferirsi a causa del caro affitti, hanno incontrato Ostoni e si sono stabilite in uno dei tanti spazi commerciali di proprietà di Abitare. Così una vecchia pizzeria messa in ginocchio dal Covid, completamente ristrutturata a spese della cooperativa, è rinata come Scamamù e oggi quella che era la cucina del locale ospita una cucina condivisa in cui chiunque lo desideri può venire a pranzare con la sua “schiscetta” trascorrendo del tempo in compagnia.

“Non solo esercizi commerciali, ma spazi sociali per far vivere il quartiere. Questo esprime meglio di mille parole ciò che era Davide” ricorda chi lo conosceva. “Mancherai tanto, a tanti” si legge in uno dei numerosi post di cordoglio affidati ai social.

Per esempio agli amici dell’associazione culturale Nuovo Armenia di via Livigno, dove Ostoni era una presenza fissa ai pranzi sociali della domenica: “Non si contano le foto che ha scattato a ciascuno di noi in ogni fase della costruzione del nostro progetto, le porte delle case che ci ha aiutato ad aprire per far entrare il cinema di ringhiera – hanno scritto su Facebook – Non si contano i consigli, le telefonate, le riunioni, le assemblee che ci hanno fatto crescere anno dopo anno. Non si contano tutte le volte che abbiamo condiviso cibo e vino le domeniche e le sere d’estate”.

Per tutti questi momenti vissuti insieme, “alla sua costante presenza eravamo abituati, come pure allo sguardo di cura, critico, consapevole, lucido – si legge ancora nel post – Davide Ostoni era tante cose, nel nostro piccolo mondo era anche un membro del direttivo Nuovo Armenia e da oggi camminiamo con un pezzetto di cuore che ci farà sempre male per la sua scomparsa. Buon viaggio compagno nostro, qui lasceremo sempre un posto a tavola per te”.

I circoli Pd del Municipio 9 sottolineano poi “il suo impegno, il suo grande lavoro e la passione che metteva nel portare avanti ogni suo progetto” e l’Anpi di Dergano lo definisce “un amico e un compagno speciale, sempre al nostro fianco per sostenere e tenere vivi i valori antifascisti, in difesa dei diritti di tutte e di tutti. Ci mancherà tantissimo la tua presenza, la tua intelligenza, la tua militanza. Buon viaggio, Davide”.

La cooperativa Abitare ha organizzato una cerimonia di saluto e commemorazione per domani, venerdì 5 gennaio, alle 11 presso la sala Marelli in via Zanoli 15.

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