Le presta i soldi e le chiede gli interessi del 50% a settimana: usuraio arrestato ad Anzio

Pubblicità
Pubblicità

Ha resistito otto lunghi mesi sotto le grinfie del suo usuraio incontrato per caso in un bar intorno ad Anzio: dal mese di marzo era diventato un incubo perché quasi ogni fine settimana doveva restituire il doppio della somma che il suo aguzzino le aveva prestato il week end precedente, altrimenti erano schiaffi in faccia, percosse e minacce. Alla fine Maria, nome di fantasia, poco meno di 50 anni, ha trovato il coraggio di ribellarsi e di raccontare la sua storia a Repubblica attraverso l’Ambulatorio Antiusura di Roma, associazione a cui la settimana scorsa ha chiesto aiuto per denunciare il suo aguzzino ai carabinieri di Anzio, dove vive Maria e dove è avvenuto il suo dramma.

In cinque giorni i militari hanno identificato e arrestato l’usuraio, un uomo di 53 anni, dopo una operazione fatta alla vecchia maniera, con pedinamenti a piedi e appostamenti sotto casa. La storia di Maria comincia all’inizio dell’anno quando la donna, che lavora come impiegata presso una società privata, si trova improvvisamente in gravi difficoltà economiche perché deve sostenere alcune spese impreviste in famiglia. A Maria basterebbero meno di 5mila euro per risolvere tutto, come spiega Luigi Ciatti presidente dell’Ambulatorio: infatti fra gennaio e marzo la donna si rivolge a banche e istituti di credito. Ma nessuno le concede fiducia perché aveva già chiesto prestiti.

Disperata, un giorno di metà marzo entra in un bar alle porte di Anzio. I clienti, che la conoscono, si accorgono del suo stato d’animo e la indirizzano verso un uomo di 53 anni seduto a un angolo del bar. Lui può risolvere tutti i tuoi problemi, dicono i clienti a Maria, che ha un urgente bisogno di soldi: non ha altra scelta e acconsente. L’uomo le concede in prestito quasi ogni settimana somme da 4mila a 6mila euro, fino a un totale di oltre 20mila: ma entro 7 giorni pretende la restituzione della somma con il 50% di interesse in un altro bar, poco distante da quello del primo incontro. In poco tempo Maria è strozzata.

E arrivano le violenze: l’uomo la schiaffeggia, la picchia, la minaccia. Pochi giorni fa l’epilogo finale. I carabinieri di Anzio pedinano e arrestano l’usuraio in seguito a uno scambio di soldi concordato fra Maria e il suo aguzzino. “Non è un caso isolato, da luglio a oggi abbiamo accompagnato tante vittime a denunciare”, spiega Luigi Ciatti presidente dell’Ambulatorio Antiusura di Confcommercio Roma. “Sta aumentando l’usura anche per piccoli prestiti e sono coinvolte anche le famiglie, non solo gli imprenditori. Maria ha dimostrato grande coraggio a denunciare il suo aguzzino e ha dimostrato che solo con la denuncia si esce dall’usura. Adesso potrà beneficiare dei fondi che la regione riconosce a chiunque denuncia”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *