Ucciso e sciolto nell’acido per uno scambio di persona, tre nuovi arresti

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Fu assassinato dalla camorra, il cadavere poi sciolto nell’acido, per un tragico errore di persona, dopo essere stato prelevato da quattro finti poliziotti che lo trascinarono via con la forza, lo torturarono e infine gli spararono.

Dopo i primi due arresti, ora ci sono altri tre arresti per l’omicidio di Giulio Giaccio, operaio 26enne di Pianura estraneo a qualsiasi dinamica criminale, ammazzato brutalmente il 30 luglio 2000.

Sulla base delle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dal pg Giuseppe Visone, la giudice Linda Comella ha firmato tre ordinanze all’indirizzo di Raffaele D’Alterio, 53 anni, Luigi De Cristofaro 55 anni, Salvatore Simioli 56 anni, considerati gli esecutori materiali del delitto. loro nomi si aggiungono a quelli di Carlo Nappi e Salvatore Cammarota, entrambi già a giudizio per il delitto, ritenuti esponenti del clan camorristico Polverino.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Napoli, ucciso e sciolto nell’acido nel 2013 per la relazione con una donna del clan: 3 arresti]]

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Giaccio fu scambiato per un giovane, un tale “Salvatore”, accusato di intrattenere una relazione sentimentale con la sorella di Cammarota. Agli atti i pm hanno allegato anche le dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, Giuseppe Ruggiero, che si è aggiunto ad altri collaboratori come Roberto Perrone e ha integrato il quadro accusatorio delineato nella prima fase delle indagini.

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