Sean Combs, ex Puff Daddy, è stato denunciato per stupro, violenze e abusi

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New York – Sean ‘Puff Daddy’ Combs, 54 anni, storico nome dell’hip hop statunitense, è stato denunciato per stupro, violenze e abusi. Ad accusarlo è la cantante di r&,b Cassie, legata per anni a lui e alla sua casa discografica, la Bad boy. Il rapporto tossico, si legge nella denuncia presentata alla corte federale di Manhattan, sarebbe andato avanti per almeno dieci anni. Una relazione fatta di pestaggi, uso di anfetamine e ecstasy, minacce, ritorsioni.

Cassie, il cui vero nome è Casandra Ventura, ha raccontato che le violenze sono cominciate dopo il loro incontro, avvenuto nel 2005, quando lei aveva 19 anni. Un anno dopo era uscito il primo disco della cantante, ma la relazione tra i due era già deragliata. Combs l’avrebbe avviata al consumo di stupefacenti, picchiata e costretta a fare sesso con una serie di prostituti, mentre lui filmava gli incontri. Un giorno, solo per l’averla vista parlare con un talent agent, l’aveva costretta a entrare in auto e l’aveva picchiata in modo brutale. Stando alla denuncia, il rapper disponeva ormai della vita della ragazza: le pagava tutto, abiti, viaggi, appartamento, ma la considerava una sua proprietà. Se si fosse rifiutata di obbedire, riporta la denuncia, lui le avrebbe tolto fama e soldi. Una vita violenta che sconfinava anche oltre l’esistenza della ragazza: un amico di Cassie era stato picchiato da Combs e lasciato penzolare dal terrazzo al 17° piano di un hotel.

Nel 2018, quando il loro rapporto era ormai avviato alla fine, il produttore sarebbe entrato a forza nella casa della cantante e l’avrebbe stuprata. “Dopo anni nel silenzio e nell’oscurità – ha dichiarato Ventura – sono finalmente pronta a raccontare la mia storia e a farlo per me e per tutte le altre donne che si trovano a dover affrontare la violenza e gli abusi nelle loro relazioni”.

Il legale di Combs, Ben Brafman, ha respinto le accuse, definite “vergognose e infamanti”. “Negli ultimi sei mesi – ha spiegato – il signor Combs è stato assillato da continue richieste di soldi da parte della signorina Ventura, che aveva minacciato di scrivere un libro infamante sulla loro relazione, cosa respinta in modo netto. Era un ricatto bello e buono”. “Nonostante abbia poi rinunciato a dare seguito alle minacce – ha aggiunto il legale – adesso la signorina Ventura si è rifatta viva presentando una denuncia fatta di menzogne vergognose e inconsistenti, con l’unico obiettivo di rovinare la reputazione del signor Combs e ricavare un po’ di soldi”. L’avvocato della cantante, Douglas Wigdor, ha aggiunto un particolare in più: i due avevano cercato un accordo prima che il caso scoppiasse. “Combs – ha rivelato – aveva offerto a Ventura una cifra milionaria per metterla a tacere e evitare la denuncia. Lei ha respinto l’offerta”.

Nato ad Harlem, figlio di una modella e di uno spacciatore di droga ucciso in auto a Central Park West, mentre Sean, bambino, era seduto accanto a lui, Combs è diventato negli anni Novanta un gigante dell’hip hop con il nome di Puff Daddy e, poi, Diddy. Da piccolo gli amici lo chiamavano Puff, perché sbuffava sempre quando era arrabbiato.

Secondo Forbes il rapper e produttore ha un patrimonio personale di un miliardo di dollari e un guadagno di novanta milioni all’anno. Ha lavorato con star della musica come Notorious B.I.G., Mary J. Blige e Mariah Carey. Il suo appare uno dei casi più violenti nella storia della musica, ma non il primo. Una serie di cause civili per stupro sono state presentate di recente contro big dell’industria discografica. Tra questi, Steven Tyler degli Aerosmith, il produttore L.A. Reid e Neil Portnow, l’ex capo dell’organizzazione dei Grammy Awards.
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