Ambrogino d’oro delle polemiche, pace fatta con caffè tra La Russa e Sala. Il comico Pucci: “Chiedo scusa se ho offeso qualcuno”. Commozione per Giulia Tramontano

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C’è anche il presidente del Senato Ignazio La Russa alla cerimonia di consegna dell’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza milanese. Dopo le polemiche di ieri sui posti da occupare questa sera alla Prima della Scala i giornalisti hanno chiesto al presidente del Senato se con il sindaco Sala sia arrivata la pace, “abbiamo preso un caffè insieme”, ha risposto La Russa.

“Per noi sicuramente questa è una grande soddisfazione e questa è la cosa più importante che sia successa dopo la perdita di Giulia: abbiamo già ringraziato il Comune di Milano, questo è un messaggio anche per tutte quelle persone che vengono dal sud con la speranza di realizzarsi. A Giulia purtroppo non è stato permesso”. C’è stata molta commozione quando Franco Tramontano, il padre di Giulia, la ragazza uccisa a Senago lo scorso maggio dall’ex fidanzato Alessandro Impagnatiello, è arrivato al teatro Dal Verme di Milano per la consegna dell’Ambrogino d’oro alla memoria di sua figlia.

Un abbraccio con il sindaco di Milano Beppe Sala e un applauso di tutti i presenti ha accolto la famiglia Tramontano, con Franco anche la moglie Loredana, lo zio e Chiara, la sorella di Giulia: “Noi ringraziamo il Comune per l’onore, solo questo vogliamo dire. Se Giulia potesse essere qui sarebbe fiera di lei e di quello che ha fatto”.

“Milano diventa la sua nuova casa quando decide di trasferirsi qui per realizzarsi in autonomia nella vita e nel lavoro – si legge nella motivazione – Allontanarsi dalla terra d’origine e dagli affetti per trovare la propria strada è una scelta forte e racconta tutta la determinazione di una donna dall’attitudine sempre dolce e gentile. La sua giovanissima vita, piena di speranza e ambizioni, viene stroncata da una violenza efferata e ripugnante che uccide anche Thiago, il bambino che porta in grembo. Conservare il suo ricordo, onorare la sua storia, raccontare la tragedia che ne ha spezzato i sogni sono il modo per rifiutare la violenza e i soprusi contro le donne, in ogni forma e manifestazione. Un monito per tutti e tutte a rinnovare l’impegno culturale e sociale nella prevenzione e a lavorare congiuntamente per il sostegno delle vittime. Perché non sia mai più troppo tardi”.

Una cerimonia, quella di quest’anno, segnata ancora una volta da polemiche, come quelle per l’Ambrogino chiesto e ottenuto dalla Lega per il comico Andrea Pucci, contestato per il suo repertorio di battute omofobe e sessiste. “Ci sono state polemiche? Non me n’ero accorto”, ha detto Pucci entrando al teatro Dal Verme per la cerimonia di consegna delle civiche benemerenze. “La polemica rimane una polemica indipendentemente da quello che si vuole esprimere. Io l’accetto e vado a ritirare il mio premio, onorato della mia carriera e di quello che ho fatto”, ha aggiunto Pucci, tenendo poi a precisare: “Prendo le distanze completamente da tutto ciò che mi è stato attribuito, perché credo che la sessualità di ogni persona debba essere interpretata liberamente. Quindi, visto che faccio il comico, se nei miei spettacoli ho detto involontariamente qualcosa che possa aver anche soltanto offeso qualcuno, chiedo scusa”.

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