Berlusconi e le mega ville: da Roma al lago Maggiore, ecco come i figli se le stanno spartendo

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MILANO – Si va delineando la spartizione delle famose ville di Silvio Berlusconi tra i figli eredi del miliardario patrimonio. L’ultima indiscrezione riguarda Villa Grande sulla via Appia a Roma, l’ultima residenza del Cavaliere nella capitale, teatro di cruciali riunioni del centrodestra negli ultimi anni. Su Villa Grande, che è di proprietà dell’Immobiliare Idra le cui azioni sono state spartite tra i cinque figli, ha messo gli occhi Pier Silvio che dovrebbe rilevarla dagli altri fratelli. Sulla via Appia ci fu una famosa riunione tra gli esponenti del centro destra nel dicembre 2020 propedeutica all’elezione del presidente della Repubblica, a cui Berlusconi voleva partecipare. Poi nell’estate 2022 gli stessi esponenti del centro destra, ad eccezione di Giorgia Meloni che non faceva parte della coalizione di governo, fu presa la decisione di votare contro al governo Draghi nella famosa votazione al Senato. In futuro si vedrà a quale destinazione Pier Silvio la vorrà predisporre.

Eredità Berlusconi, i cinque figli vicini all’accordo di spartizione dell’impero

Villa Campari verso Marina

Ma questa non è l’unica indiscrezione sulle dimore di famiglia che è trapelata negli ultimi giorni. Un’altra riguarda Villa Campari a Lesa, sul Lago Maggiore, che potrebbe entrare nella disponibilità completa di marina Berlusconi. Si tratta di una splendida dimora ottocentesca appartenuta in passato a Cesare Correnti, patriota e personaggio di spicco del periodo risorgimentale. Ancora oggi una targa ricorda la sua figura e l’impegno per la patria. Correnti trascorse nella villa sul Verbano gli ultimi anni della sua vita dove morì il 4 ottobre 1888. La villa si caratterizza per l’accesso diretto al lago, lo stile neoclassico e un caratteristico portico circolare al piano terra. Splendidamente conservata è una delle dimore storiche più belle della sponda piemontese. Anch’essa è tra le proprietà dell’Immobiliare Idra che è a sua volta controllata dalla Dolcedrago. Quindi, anche in questo caso, Marina acquisterà le quote degli altri fratelli per diventarne proprietaria al 100%.

Il destino della villa di Macherio

Un altro tassello del puzzle si incastra a Macherio, la residenza in cui Silvio Berlusconi registrò la famosa discesa in campo del 1994. Era la residenza della famiglia quando Silvio era sposato con Veronica Lario e dove sono cresciuti i loro tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi. Proprio Barbara vi si trasferì quando divenne mamma e per stare vicino alla madre ai tempi del divorzio dei genitori. Ora Villa Visconti di Modrone dovrebbe finire nella disponibilità completa di barbara che preferisce questa sontuosa residenza a un pur nobilissimo appartamento su tre piani con vista sul Parco Sempione a Milano. Alla fine degli anni settanta del Novecento la famiglia Visconti di Modrone cedette l’intera proprietà di Macherio, da molti anni ormai in stato di abbandono.

La casa padronale fu acquistata dalla Provincia di Milano, col proposito di insediarvi una scuola d’arte, mentre il vasto compendio terriero (circa duecentosettanta ettari di campagna a coltivo e cascine) passò di mano restando proprietà privata. Ai primi interventi di messa in salvaguardia dell’edificio, seguì una fase di stallo e le vicende che si svolsero in quegli anni portarono l’Amministrazione provinciale all’alienazione della villa, acquistata all’asta nel 1988 da una società controllata da Silvio Berlusconi che, nel frattempo, aveva rilevato anche l’intera vasta tenuta. Inutile dire che nelle mani di Silvio la proprietà è tornata all’antico splendore.

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Luigi in via Rovani a Milano

Nella spartizione delle residenze mancano all’appello le volontà dei figli Eleonora e Luigi. Il più giovane dei Berlusconi sta però ristrutturando la villetta di via Rovani a Milano, all’incrocio con la centralissima via Vincenzo Monti, dove si svolsero le famose riunioni al tempo della battaglia di Segrate per il controllo della Mondadori.

Cercasi acquirenti per Villa Certosa

Nessuno al momento si è detto disposto a rilevare Villa Certosa a Porto Rotondo in sardegna, la mega proprietà con tanto di vulcano e giochi pirotecnici dove Silvio invitò a fargli visita Valdimir Putin, Tony Blair e George W. Bush. La proprietà è registrata in bilancio a un valore di 259 milioni secondo una perizia tecnica del gennaio 2021.

Una panoramica di villa Certosa

Ma secondo il Financial Times Villa Certosa è stata posta in vendita attraverso l’agenzia Dils di Milano e il valore di realizzo potrebbe essere molto più alto, visto che a diverse riprese si è parlato di valori intorno a 400 e forse anche 500 milioni. Secondo la perizia a Villa Certosa vi sono 68 vani, 4 bungalow, il teatro, la torre fronte teatro, la serra, la palestra, la talassoterapia, 297 mq di orto medicinale. Il tutto è immerso in un parco di 580.477 metri quadrati.

Le altre ville

L’elenco delle operazioni immobiliari di casa Berlusconi al momento si completa con la vendita di Villa Due Palme a Lampedusa, che Berlusconi comprò nel 2011 mentre era presidente del Consiglio e stava fronteggiando l’ondata di sbarchi nell’isola, e la messa in vendita di Villa Gernetto vicino a Lesmo dove Silvio voleva impiantare l’Università della Libertà.

Una stanza di villa Gernetto

Nella lista delle possibili cessioni potrebbe entrare anche la villa che Berlusconi aveva comprato ad Antigua mentre la storica residenza di Villa San Martino ad Arcore, dove al momento vive ancora l’ultima compagna Marta Fascina, dovrebbe essere destinata alla sede di una Fondazione dai contorni ancora indefiniti.

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