A Milano crescono imprese e fatturato, non i posti di lavoro

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(ANSA) – MILANO, 19 LUG – A Milano, Monza e Lodi cresce il numero di imprese, crescono (almeno fino al primo trimestre di quest’anno) fatturato e export, che supera i livelli pre Covid, ma stenta invece la ripresa dell’occupazione. A Milano nel 2021 c’è stato uno 0,5% di occupati, circa settemila persone, ma si tratta di dati ben lontani da quelli precedenti alla pandemia e comunque una piccola ripresa che riguarda solo gli uomini. Si tratta comunque di un milione 452 mila persone con un lavoro per un tasso di occupazione al 67,9%, superiore di oltre dieci punti rispetto a quello nazionale A fotografare la situazione è la 32ma edizione di ‘Milano Produttiva’, il rapporto annuale realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
    Il saldo tra imprese iscritte e cessate tra Milano Monza Brianza Lodi è positivo, ci sono 4.956 imprese in più con un aumento dell’1,05%,. Incoraggiante il dato sulle imprese di under 35 che aumentano: non succedeva dal 2014. Lo scorso anno rispetto al 2020 è cresciuto il numero delle nuove nate (+21,6%) e anche quello delle imprese attive (+1,2%).
    Positivi anche i dati sulla crescita: nel 2021 il manifatturiero a Milano ha segnato un +14,6%, l’artigianato + 8,8%, i servizi +16,9% e il commercio +10%. Nel primo trimestre di quest’anno il dato è altrettanto positivo con un +9,6% del manifatturiero, + 21,1% dei servizi, +13% del commercio. Resta l’incognita di inflazione e guerra, non solo sulla produzione ma anche sulle esportazioni che nel 2021 hanno segnato nelle tre province un +16,6% e comunque un +3,2% rispetto al 2019, e nei primi tre mesi di quest’anno ha segnato un +22,6%.
    “Il sistema imprenditoriale della grande Milano, nonostante la crisi economica, la crisi geopolitica e la pandemia – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli -, sta reagendo bene e si conferma una delle aree più attive e resilienti d’Europa”. Ma soprattutto per Sangalli è positivo il dato sulle imprese di giovani, “un forte segnale di speranza per le sfide future” ha concluso. (ANSA).
   

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