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Banche tengono in stress test, Cet1 resta sopra il 10%

Le banche passano lo ‘stress’ test, anche le italiane che si posizionano poco sotto la media europea tranne Mps che ha registrato il peggior risultato tra le 50 banche europee sottoposte dall’Eba all’esame. In presenza di uno scenario molto negativo il Cet1 del sistema bancario europeo, principale indicatore di solidità patrimoniale, resterà al di sopra del 10% dopo aver consumato 265 miliardi di euro di capitale e poco meno di 500 punti base di Cet1, annuncia l’Eba, comunicando l’esito dell’esame che ha coinvolto 50 istituti di 15 Paesi, rappresentativi del 70% degli asset delle banche dell’Ue. Nel 2023, al termine della simulazione, il Cet1 fully loaded scende dal 15% al 10,2%, restando sugli stessi livelli dell’esercizio 2018, nonostante “uno scenario avverso” molto severo “che assume uno scenario di Covid-19 prolungato in un contesto di tassi ‘più bassi più a lungo'”.

Nello scenario avverso Mediobanca è la migliore, il suo Cet1 fully loaded ratio dal 14,51% di fine 2020 passa al 9,73% del 2023; Intesa Sanpaolo arriverebbe al 2023 con un Cet1 fully loaded del 9,38%, a fronte del 14,04% di fine 2020; Unicredit vede ridursi il suo Cet1 ratio dal 15,14% al 9,22% al 2023; Banco Bpm vede ridursi il suo Cet1 fully loaded dal 13,23% di fine 2020 al 7,02% a fine 2023. . L’istituto senese vede il principale indicatore di solidità patrimoniale, ridursi di 996 punti base passando dal 9,86% di fine 2020 a -0,1% del 2023.



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