Bankitalia: traffico città fa accettare lavori di ‘ripiego’

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(ANSA) – ROMA, 22 APR – Il traffico delle città non incide solo sull’ambiente e la qualità della vita ma ha anche effetti negativi sui prezzi delle case e sul mercato del lavoro, costringendo ad accettare lavori di ‘ripiego’, non adatti alla propria istruzione solo perchè i tempi di spostamento sono minori. Ad analizzare il fenomeno è uno studio di due ricercatori della Banca d’Italia, Sauro Mocetti e Giacomo Rom, (ma le opinioni non sono necessariamente quelli dell’istituto centrale) dedicato al Trasporto pubblico locale.
    “Un’elevata congestione, oltre ai costi diretti misurati in termini di ore perse nel traffico, – si legge – ha effetti anche sul funzionamento del mercato del lavoro e sul mercato immobiliare”. “Vivere in un’area caratterizzata da maggiori tempi di spostamento limita il raggio geografico di mobilità dell’individuo, restringendo il suo mercato del lavoro potenziale. Questo, a sua volta, si dovrebbe riflettere in tempi di ricerca del lavoro più lunghi per i disoccupati e, per coloro che sono occupati, in un maggiore rischio di accettare occupazioni “di ripiego”, svolgendo mansioni per le quali sarebbe stato sufficiente avere livelli di istruzione più bassi”: C’è poi l’effetto sui prezzi delle case e sulla crescita generale della città. Se, infatti, la domanda di abitazioni fosse più diffusa sul territorio e riguardasse, quindi, anche le aree periferiche (non solo il centro quindi dove sono concentrate le attività economiche e dove i prezzi degli immobili sono più alti) caratterizzate da una offerta immobiliare più elastica, il prezzo medio delle case sarebbe più basso”.
    “Ciò, a sua volta, renderebbe la città più attrattiva, favorendo i flussi migratori e la crescita della popolazione.
    Anche le imprese riallocherebbero risorse dalle rendite immobiliari ai fattori produttivi, contribuendo anche per questo canale alla crescita” conclude lo studio. (ANSA).
   

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