Borsa: Asia in forte calo, timori su Evergrande e inflazione

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(ANSA) – MILANO, 04 OTT – Le Borse asiatiche iniziano male la settimana, con gli indici in deciso ribasso mentre gli investitori guardano agli sviluppi della crisi del colosso immobiliare cinese Evergrande e le preoccupazioni sull’inflazione tengono banco. Tokyo ha chiuso in calo dell’1,1% mentre Hong Kong sta cedendo il 2,1%. Chiuse per festività le Borse cinesi, al pari di Seul. In controtendenza invece Sydney, salita dell’1,3%.
    Settembre è stato per i mercati il mese peggiore da marzo 2020 a causa dei timori sul caro-prezzi, sulle interruzioni della supply-chain, sulla crisi energetica e sui riflessi che questi fattori avranno sulla crescita. Il petrolio è in lieve calo (-0,3% sia il wti che il brent, rispettivamente a 75,6 e 79 dollari) in attesa della riunione dell’Opec+, che oggi valuterà un aumento della produzione allo scopo di allentare la pressione sui prezzi del greggio.
    I mercati restano sotto tensione per la situazione di Evergrande, a rischio di default in occasione di ogni scadenza debitoria. La sospensione della azioni dalle contrattazioni alla Borsa di Honk Kong ha preoccupato i mercati anche se Evergrande ha successivamente comunicato che il congelamento è stato deciso in attesa di una comunicazione su una “importante transazione” che la piattaforma finanziaria Cainian ha identificato nella cessione per 5,1 miliardi di dollari del 51% della controllata Evergrande Property Services Group a Hopson Development Holdings.
    Pochi i dati macro attesi oggi: dagli Usa quelli sugli ordini di fabbrica e sui beni durevoli di agosto mentre in Europa verrà diffuso l’indice Sentix di ottobre sulla fiducia degli investitori. (ANSA).
   

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